10 regole per mantenere la calma
In alcuni frangenti della vita è davvero difficile non perdere la calma: le relazioni complicate, problemi al lavoro, frenesia della vita quotidiana, o anche semplicemente il ritrovarsi imbottigliati nel traffico, problemi vecchi e per questo anche un po’ banali.
Ecco in sintesi cosa fa arrabbiare una donna
Nella maggioranza dei casi sono problemi antichi e non ancora superati. In ogni caso non c’è neanche un buon motivo che non
sia risolvibile con un approccio alla vita diverso.
I motivi:
1. Avere qualche chilo di troppo, essere in sovrappeso
2. Non essere ascoltate dal partner, o non essere capite
3. Sentirsi sotto pressione
4. Il brutto tempo, cambiamenti atmosferici in generale, soprattutto quelli peggiorativi
5. Non avere mai abbastanza soldi
6. I conflitti con la tecnologia: computer, smartphone,
internet ecc…
7. Essere sottovalutate (in senso generale, non sono dal
partner e dai figli
8. Non avere aiuto nelle faccende domestiche
9. Il ciclo
10. La sindrome premestruale
11. Non avere “mai nulla” da indossare
12. Difficoltà a stare dietro ai lavori domestici
13. Una vita noiosa, ripetitiva e priva di stimoli
14. Il traffico, la fila al supermercato
15. Colleghi che non le riconoscono il giusto merito
16. I figli che non ubbidiscono
17. I ritardi nei trasporti pubblici
18. Fare un lavoro che si odia
19. Inventarsi ogni sera qualcosa da cucinare
20. Le pressioni del datore di lavoro (il direttore, il capoufficio, ancor di più se si tratta di una donna)
21. I figli ingrati
22. L’arrivo della menopausa
Come riuscire a mantenere la calma
Un esperto spiega quali sono i passaggi fondamentali della gestione di rabbia e stress, il dottor Mike Fisher psicologo fondatore della British Association For Anger Management, autore di una serie di studi sulla gestione di stress e rabbia. Insomma un esperto dell’emotività umana, che ha dato al quotidiano Mirror una serie di buoni consigli per imparare a mantenere la calma.
I 10 passi per mantenere la calma
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1. Guardare il quadro generale
Fermarsi a prendere fiato, pensare e guardare il contesto in
modo più ampio. Questo è il primo passo per mantenere la calma.
Solo così è possibile capire cosa si vuole, dove ci si trova. Contestualizzare aiuta a non concentrarsi su singoli dettagli che fanno montare la rabbia, mentre serve a comprenderlo in un contesto più chiaro.
2. Saper ascoltare
Quando si ha di fronte un’altra persona è fondamentale ascoltarla. Non solo sentirla con le orecchie, ma assimilare tutto quello che dice, che pensa, che vuole esprimere. Usare l’empatia più dell’udito. Oltretutto si imparano un sacco di cose.
3. Imparare a comunicare
E’ importante comunicare in modo diretto, ma non aggressivo. Esprimere ciò che si sente è importante, e per essere ben compresi occorre farlo in modo chiaro e disarmante, specie con gli uomini che hanno meccanismi molto più semplici (il si è si, il no è no), eccetera
4. La tolleranza
Essere in disaccordo con un’altra persona è`del tutto lecito, oltre che normale. Non c’è solo il bianco e il nero, il giusto e lo sbagliato. Esiste la diversità, esistono le differenze, ed è importante partire dal presupposto che siano altrettanto valide. Tollerare non significa pazientare o sopportare, ma rispettare le altrui opinioni.
5. Gestire la competitività
Non cercare di averla vinta a tutti i costi e con tutti i mezzi.
Durante un confronto con qualcuno, l’importante non è uscire vittoriosi. Piuttosto, è trovare un punto in comune. Il dialogo non è una rissa tra opposti, ma la ricerca di un accordo.
6. Non darsi per vinti a priori
Al tempo stesso, però, occorre non darsi già per perdenti. Non sottovalutarsi. La frustrazione che poi si cova è la migliore amica della rabbia. L’obiettivo migliore, se proprio la vogliamo vedere
dal punto di vista della gara, è il pareggio.
7. Evitare lo stress
Non è una novità che, in generale, vivere una vita il meno sressante possibile sia importantissimo per riuscire a mantenere la calma.
È un capitolo molto ampio, che riguarda potenzialmente ogni sfera della personalità, della quotidianità, della routine. Tuttavia, molte persone pensano che una vita stressante sia una vita attiva.
8. Controllate il vostro “io”
Non prendete tutto sul personale. Chiunque voi siate, mettetevi bene in testa che non siete al centro dell’universo e non tutto vi è dovuto. Non siete le colpevoli di tutto quello che succede nè le vittime sacrificali. Insomma, tutto quello che succede, compresi i comportamenti delle altre persone, non sono per forza riferiti a voi.
9. La gratitudine
Essere grate per quello che avete significa partire da una prospettiva dove rabbia e angoscia non hanno spazio di svilupparsi e, di conseguenza, mantenere la calma nelle situazioni difficili diventa più semplice. Essere troppo ambiziose, sempre alla ricerca del “di più”, vi mette in uno stato di fragilità emotiva, siete destinati alla frustrazione, di conseguenza, alla rabbia.
10. Concentrarsi sul momento
Il prima e il dopo non hanno importanza.
E’ il presente quelli in cui si può fare la differenza.
Pillole di saggezza
- Se il vostro partner vi porta in un agriturismo per il fine settimana, perché vi arrabbiate con lui, se le vostre scarpe con il tacco 12 sono del tutto inadeguate?
- Anziché aspettarvi che il vostro lui vi legga nel pensiero e/o capisca esattamente cosa desiderate, e vi arrabbiate perché questo puntualmente non accade, parlategli. Fategli capire quello che volete e, se non capisce chiedeteglielo esplicitamente.
Non è vero che gli uomini sono cretini, hanno solo meccanismi mentali elaborati. - Se la vostra ambizione è più grande del vostro talento, fatevene
una ragione. Piuttosto che giudicare i meriti e le altrui fortune siate sinceri con voi stessi. Non siate feroci con chi raggiunge risultati migliori dei vostri, non è detto che non li meriti più di voi. - Se le altre sono più sexy e in forma di voi non odiatele.
Cominciate a pensare a quello che potete fare per voi stesse, cominciate da una bella dieta, fate attività fisica, prestate
maggiore attenzione a quello che indossate. - Lo avete baciato quando era un rospo convinte che sarebbe diventato un ricco principe per accontentare le vostre aspettative
ma “lui” non c’è riuscito e ora lo odiate. Non è colpa sua, la vita è dura anche per gli uomini. Non fatelo a pezzi riducendolo a uno straccio d’uomo, la vostra rabbia aumenterà ancora di più. - Le conversazioni a due sono come una partita a tennis, uno lancia la palla e l’altro risponde: tic tac, tic tac.. Se parlate solo voi è come se giocaste a tennis da sole, il vostro interlocutore si stancherà presto di ascoltarvi.
Non stupitevi se si stancherà e vi lascerà parlare da sole.
(Tratto da un servizio di Giuseppe Eugenio Ciccio)