Anemia da carenza di folati
Anemia da carenza di folati
L’anemia da carenza di folati (o folico) è una condizione causata dalla mancanza di folati – vitamine del gruppo B – nel sangue. Questi nutrienti sono fondamentali per la produzione di globuli rossi e bianchi, e per la sintesi del DNA.
La carenza di folati può essere causata da una dieta carente o da una scarsa assimilazione dell’intestino, ma anche da malattie croniche o da un consumo eccessivo di alcol. Le donne in gravidanza o che allattano sono particolarmente a rischio per la carenza di folati.
I sintomi dell’anemia da carenza di folati includono stanchezza, debolezza, pallore, irritabilità, difficoltà di concentrazione, mal di testa, perdita di appetito, perdita di peso e difficoltà nella respirazione.
La diagnosi viene effettuata attraverso un esame del sangue, che evidenzia la quantità di folati presenti nello stesso. La cura prevede l’integrazione di folati tramite integratori o cibi ricchi di questa vitamina, come spinaci, broccoli, carote, fagioli, arance, fragole e banane. In alcuni casi può essere necessario ricorrere a iniezioni di acido folico o ad altre terapie, come ad esempio la trasfusione di sangue.
Cause dell’anemia da carenza di folati
L’anemia da carenza di folati è causata da insufficiente assunzione di folati attraverso la dieta o dall’incapacità del corpo di assorbir i folati dalla dieta. I folati sono importanti per la produzione di globuli rossi nel sangue e una carenza di folati può portare alla produzione di globuli rossi anomali o a una diminuzione del numero di globuli rossi nel sangue, causando anemia. Altre cause possono includere malassorbimento intestinale, come nella malattia celiaca o malattie infiammatorie intestinali, assunzione di farmaci antiepilettici o metotrexato e alcolismo cronico.
Diagnosi dell’anemia da carenza di folati
La diagnosi dell’anemia da carenza di folati può essere confermata mediante esami del sangue, che includono:
– Emocromo completo: per valutare il numero e le dimensioni dei globuli rossi, la concentrazione di emoglobina e il volume corpuscolare medio. Nei pazienti con carenza di folati si riscontra una riduzione della concentrazione di emoglobina e/o del numero di globuli rossi.
– Dosaggio della ferritina: per misurare la concentrazione di ferritina nel sangue, che è un indicatore delle riserve di ferro dell’organismo. La carenza di folati può influire sulla disponibilità di ferro e, di conseguenza, sulla concentrazione di ferritina.
– Dosaggio dei folati serici e/o eritrocitari: per valutare la concentrazione di folati nel sangue. I valori di folati inferiori a 5 ng/mL (11,3 nmol/L) indicano una carenza di folati.
– Test di Schilling: un test che valuta l’assorbimento intestinale della vitamina B12, che può essere ridotto in caso di carenza di folati.
– Biopsia midollare: in caso di anemia grave e resistente alla terapia, può essere eseguita una biopsia midollare per valutare il grado di maturazione dei globuli rossi e identificare eventuali anomalie.
Inoltre, è importante escludere altre cause di anemia, come la carenza di vitamina B12, l’insufficienza renale, la talassemia, la sindrome mielodisplastica e le neoplasie del sangue.
Come si cura l’anemia da carenza di folati
L’anemia da carenza di folati si cura principalmente attraverso l’introduzione di una dieta equilibrata e ricca di cibi che contengono folati, come frutta, verdura a foglia verde, legumi, noci e cereali integrali.
In caso di carenza grave, può essere necessario assumere integratori di acido folico sotto supervisione medica. In generale, la dose consigliata è di 400-1000 mcg al giorno, ma in alcuni casi può essere necessario assumere dosi più elevate.
È importante inoltre identificare e curare eventuali cause sottostanti di carenza di folati, come l’alcolismo, le malattie infiammatorie intestinali o l’assunzione di farmaci che interferiscono con l’assorbimento dei folati.
Il trattamento dell’anemia da carenza di folati può richiedere diverse settimane o mesi, a seconda della gravità della carenza. Durante questo periodo, è importante continuare a seguire una dieta equilibrata e a seguire le indicazioni del medico.
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