Bruxismo - denti- cause neurologiche-rimedi

Bruxismo

 

Sono molte le persone che digrignano i denti nel sonno ma non lo sanno. Le soluzioni del bruxismo sono diverse e molto efficaci. Digrignare i denti durante la notte o tenere la mascella serrata durante il giorno sono le caratteristiche più comuni del bruxismo, un problema che colpisce quasi un italiano su tre, mettendo a rischio la salute dei denti. 

 

Che cos’è il bruxismo?

Il bruxismo è un problema che coinvolge l’apparato masticatorio che a lungo andare, può avere conseguenze spiacevoli per i denti. In parole semplici, si può dire che il bruxismo comporta il digrignamento, soprattutto durante la notte, e/o la tensione dei muscoli della mandibola durante il giorno a causa del contatto continuo e innaturale tra i denti.


Quali sono i rischi del bruxismo?


 

In Italia colpisce il 15 -18 milioni di persone, molte delle quali non si rendono nemmeno conto del problema. Sottovalutare il bruxismo mette a rischio la salute dei denti, il continuo contatto tra loro può far lesionare il rivestimento di smalto dei denti stessi, può provocare la rottura di otturazioni, ponti e capsule presenti in bocca, può portare il distacco di frammenti di  denti e, nei casi più seri causarne addirittura la fattura.



 Come accorgersi del problema ?


Per riconoscere il bruxismo è necessario prestare attenzione ad alcuni segnali. Si tratta soprattutto di alterazioni della normale sensazione di benessere, di cui si accorge la persona che soffre  
del problema, come per esempio un indolenzimento dei muscoli masticatori. Bisogna anche prestare attenzione all’eventuale eccessiva usura dei denti, di cui si accorge lo specialista durante la visita, ma che può anche essere percepita dalla persona, passandosi la lingua sui denti.

 

Quali sono i sintomi del bruxismo?


Indolenzimento dei muscoli masticatori, i grandi muscoli che si trovano agli estremi posteriori del viso, fra l’angolo della mandibola e l’orecchio, causato dal lavoro eccessivo al quale vengono sottoposti. L’indolenzimento della zona delle articolazioni temporomandibolari, più o meno all’altezza dell’orecchio, causato dalla pressione esercitata dalla parte terminale della mandibola, che comprime le strutture interne dell’articolazione. L’indolenzimento di alcuni denti, soprattutto se sani, causati dalla forte pressione che si sviluppa tra i denti dell’arcata superiore di quella inferiore. 

La sensibilità al caldo e al freddo e agli acidi contenuti in cibi e bevande avvertita dai denti che hanno perso lo smalto, a causa dello sfregamento continuo ai denti stessi. 

 

Le cause sono neurologiche 









Fino a qualche tempo fa le cause del bruxismo venivano ricercata in bocca ( denti non allineati mancanza ecc..) Oggi diversi studi scientifici hanno, invece, dimostrato che questo problema ha un origine neurologica. In pratica è legata allo stress, alla vita frenetica e alla tensione emotiva. Anche alcuni comportamenti a rischio, come l’abuso di alcol, fumo e consumo di droghe sintetiche( ecstasy) possono scatenarlo, perché agiscono 

sul sistema nervoso centrale, da cui dipende il problema.

Quali sono i rimedi? 


 

Oggi non c’è ancora a disposizione una cura che possa risolvere completamente in tutti i casi il bruxismo. Esistono, però, dei trattamenti che possono ridurre il problema e/o limitarne i danni.

Il rilassamento  della mandibola






Il primo consiglio è quello di tenere il più possibile la mandibola sospesa e  i muscoli masticatori rilassati durante il giorno. I denti non devono mai toccarsi tra loro, se non quando devono masticare.


 I farmaci e la psicoterapia


Se la causa del problema è da ricercare nello stress, può essere utile una terapia cognitivo – comportamentale. Il dentista deve spiegare che l’origine del bruxismo è nel sistema nervoso centrale ed è un atto involontario, che viene fatto cioè in maniera inconscia. Lo specialista può aiutare a prenderne coscienza mettendo in atto un comportamento protettivo. Nei casi più seri di alterazioni emotive, è possibile ricorrere a farmaci che agiscono sulla ansia, sulla qualità del sonno o che hanno effetto miorilassante (rilassano i muscoli). 



Il bite






Il bite  è una sorta di paradenti in resina sintetica che si applica di notte per evitare che il digrignamento rovini denti. Può essere abbinato alla terapia cognitivo – comportamentale e ai farmaci. 

Il bite deve essere costruito su misura per ogni persona,  controllato dal dentista con frequenza variabile, per verificarne la congruenza e il corretto appoggio dei denti, che potrebbe modificarsi nel tempo.

Se capita  a un bambino? 









Nei bambini, il bruxismo ha cause diverse rispetto agli adulti. 

Nei più piccoli può essere la conseguenza di un normale processo di maturazione del sistema nervoso centrale. Non deve preoccupare e non è necessario seguire delle cure. In altri casi, invece può essere dovuto a un disagio psicologico o disturbi respiratori (per esempio  le adenoidi) è consigliabile per prima cosa un consulto otorinolaringoiatra. 

Quali possono essere i segni


L’usura eccessiva dei denti, tipicamente si appiattiscono le cuspidi cioè le punte dei denti posteriori e si accorciano quelli anteriori.


I margini frastagliati dei denti anteriori che tendono a scheggiarsi ripetutamente.


La rottura ripetuta dell’otturazione, restauri protesic8Arcate, ponti ecc..).



La presenza di linee bianche nella parte interna delle guance, causato dell’intrappolamento della mucosa fra le  arcate dentali.


I margini esterni della lingua, irregolari, non lisci, che prendono la forma dei denti per il trauma  continuo. 


La frattura dei denti anche se sani e integri. 


L’emissione di rumori notturni dovuti allo sfregamento dei denti, che può essere segnalato da chi dorme vicino. Questo segno si manifesta nel 25% dei casi.




 

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