SALUTE

Cancro al colon



 

Il cancro del colon è il terzo tipo di neoplasia più diffusa ed è in aumento nei paesi in via di sviluppo, con circa 35 mila nuovi casi l’anno. Colpisce i soggetti dopo i 60 anni, abbastanza rara prima dei 40 anni. 

 

I fattori predisponenti 

  • Polipi adenomatosi e villosi (in molti casi i polipi sono benigni, soprattutto se di piccole dimensioni, e la probabilità che si trasformino in tumore è piuttosto bassa (inferiore al 10%).
  • Poliposi familiare
  • Predisposizione familiare: spesso chi ha parenti che hanno sviluppato questo cancro è più facilmente soggetto a contrarlo.
  • Colite ulcerosa
  • Morbo di Crohn
  • Alimentazione povera di fibre vegetali, troppo ricca in grassi.

 

Sintomi

Il cancro del colon si sviluppa per molto tempo senza dare sintomi clinici; il 25-30% dei casi è inoperabile al momento della diagnosi.

  • Dolore addominale
  • Modificazioni dell’alvo
  • Alternanza di stipsi e diarrea
  • Sangue nelle feci
  • Gonfiore addominale
  • Anemia
  • Debolezza e affaticabilità
  • Perdita di peso inspiegabile
  • Dispnea

Talvolta la malattia esordisce con una delle sue complicanze:

  • Melena
  • Occlusione intestinale
  • Metastasi epatiche
  • Perforazione
  • Peritonite

Nelle forme avanzate la palpazione dell’addome e l’esplorazione rettale possono rivelare la presenza di una massa dura se il tumore è del retto-sigma.

Anatomia patologica

Il 50% dei carcinomi sono localizzati al di sotto dell’angolo sinistro del colon, ove hanno tendenza a svilupparsi “a ghiera” (infiltrazione intraparietale stenosante) ;

I carcinomi del colon traverso (11%), del colon ascendente (9%), del cieco (12%) sono gemmati, ulcero-vegetanti e sono raramente stenosanti.

Dal punto di vista istologico, il cancro del colon è più spesso cilindrico e forma nodosità irregolari, sovente produttore di mucina. Può invadere la parete e diffondere nel peritoneo (carcinoma peritoneale).

La disseminazione per via linfatica si estende ai linfonodi regionali e mesenterici. La diffusione per via ematogena si verifica verso il fegato, polmoni e cervello.


Esami di laboratorio

E’ frequente un’anemia ipocromica sideropenica. Il dosaggio dell’antigene carcino-embrionario o CEA è più utile nel controllo dell’evoluzione post-operatoria che nella diagnosi. Il soggetto normale non fumatore, ha un CEA plasmatico uguale o inferiore a 2,5 ng/ml. Tutti i carcinomi e tutte le infiammazioni del tubo digerente possono aumentarlo fino a valori superiori a 5 ng/ml. In caso di metastasi questo valore può superare i 20 ng/ml. L’aumento del CEA plasmatico dopo la resezione di un cancro del colon può essere indice di una recidiva.

Esami strumentali

Endoscopia: la retto-sigmoidoscopia permette di evidenziare o biopsiare i carcinomi del colon basso. 

Colonscopia: La colonscopia è il più importante esame per lo studio del colon, in termini di prevenzione e di diagnosi del cancro del colon-retto. Permette l’esplorazione visiva di tutto il colon, fino al cieco, con possibilità di effettuare biopsie ed exeresi di piccoli polipi. La rimozione dei polipi crea un vantaggio per la diagnosi precoce del tumore, in quanto si accerta la benignità o malignità della lesione.

Prevenzione

Tutti i soggetti con età superiore ai 50 anni dovrebbero sottoporsi a una esplorazione rettale o a una retto-sigmoidoscopia ogni 3-5 anni. La ricerca di sangue occulto nelle feci rappresenta un altro esame di depistage. Tutti i risultati positivi devono essere valutati con un approfondito esame dell’apparato digerente. Si procede all’exeresi dei polipi sospetti.


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Un pensiero su “Cancro al colon

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