Clorpromazina
La clorpromazina è il primo neurolettico derivato (alifatico) della fenotiazina, la clorpromazina è tra i farmaci di scelta nel trattamento delle psicosi acute con agitazione; relativamente poco costoso, questo farmaco è altrettanto efficace e sicuro di altrettanti derivati.
Indicazioni
- Psicosi acute con eccitazione, schizofrenia.
- Come antiemetico nelle nausee e nel vomito post-operatori o causati dalla chemioterapia o radioterapia antineoplastica; i derivati della fenotiazina non hanno un’azione sul vomito di origine vestibolare dovuto all’irritazione locale del tubo digerente.
- Singhiozzo incoercibile di origine centrale.
Posologia
Adulti
Il dosaggio deve essere personalizzato in base all’età , alla natura, alla gravità dell’affezione del paziente e alla tollerabilità . E’ consigliabile iniziare con dosaggi bassi aumentando progressivamente le dosi.
Per via orale: nelle psicosi gravi il dosaggio è estremamente vario. In genere, nei pazienti ambulatoriali e con sintomi di lieve o media gravità sono necessari 30-75 mg per somministrazione orale suddivisi nel corso della giornata.
Dosi ridotte nei paziente anziani o deboli; dopo aver ottenuto l’effetto terapeutico, si mantiene la dose per 2 settimane, in seguito si passa alla cosiddetta dose di mantenimento (dose minima efficace). In caso di necessità può essere iniziato per via intramuscolare con 25 mg che può essere eventualmente ripetuto se necessario.
Per via endovenosa: sconsigliato.
Bambini: per via orale o intramuscolare 1 mg/kg/die ripetuto se necessario, 2-3 volte al giorno.
Precauzioni
Dopo l’iniezione intramuscolare di clorpromazina, il paziente deve stare coricato per 30-60 minuti (ipotensione ortostatica frequente). Evitare il contatto con la pelle (dermatite da contatto). In caso di somministrazione prolungata di dosi elevate: controllare la formula ematica e test di funzionalità epatica; esame oftalmologico periodico​.
Controindicazioni
- Intossicazione acuta da alcool, barbiturici o ipnotici.
- Insufficienza epatica
- In caso di gravidanza, si deve considerare il rapporto rischio/beneficio, tenendo conto del fatto che i derivati della fenotiazina attraversano la barriera feto-placentare e che i sintomi extrapiramidali sono stati osservati nei neonati nati da madri trattate con questi farmaci.
Effetti secondari
L’assunzione di Clorpromazina può indurre:
- Sonnolenza, a volte fastidiosa, perdita dell’orientamento.
- Azione ganglioplegica: ipotensione ortostatica, soprattutto dopo somministrazione per via iniettoria.
- Sindrome extrapiramidale: osservabile nel trattamento prolungato a dosi elevate, soprattutto nei pazienti anziani e nelle donne; sindrome parkinsoniana o discinesia con movimenti involontari della lingua, della faccia, della mascella e delle mani; tali movimenti possono persistere dopo la sospensione del trattamento e resistere ad ogni terapia.
- Reazioni allergiche cutanee: dermatiti da contatto, prurito, eruzione tipo orticaria, fotosensibilizzazione molto frequente.
- Inibizione del midollo osseo: leucopenia reversibile, eccezionalmente agranulocitosi (verso la seconda-quarta settimana di trattamento), trombopenia.
- Disturbi endocrini: i derivati della fenotiazina aumentano il tasso plasmatico della prolattina.
- Azione anticolinergica: secchezza della bocca, disturbi della minzione, stipsi, disturbi dell’accomodazione,
- Alterazione del ritmo cardiaco: anomalia dell’onda T.
- Raramente comparsa di opacità della cornea o del cristallino.
- A volte colorazione brunastra delle urine.
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