Depressione: se la conosci la vinci
La depressione può comparire in tante forme, ma oggi guarire è più facile, grazie alla psichiatria di precisione, che aiuta i pazienti ad assumere il farmaco come un “vestito” su misura.
Che cos’è la depressione?
Perdita di interesse o di piacere per le cose; calo della concentrazione, attenzione e memoria; riduzione della produttività nel lavoro; procastinare una decisione o incapacità di attuare strategie di “problemi solving”: sono alcuni dei sintomi della depressione – seconda solo ai tumori per impatto sulla qualità della vita – che colpisce 4 milioni di italiani (di cui 2 milioni e 700mila donne. Si tratta di una malattia dalle mille sfaccettature, perché di depressione non ce n’è una sola e le varie forme in cui si presenta sono espressione di diversa gravità. Può esordire nel periodo della gravidanza, subito prima o dopo il parto, può essere legata al ciclo mestruale o alla stagionalità oppure comparire a causa di una malattia già esistente. Ma sebbene i pazienti credano nelle cure, un’alta percentuale abbandona la terapia: per paura degli effetti collaterali, come ingrassare o diventare dipendente dalle cure, solo 1 persona depressa su 3 si cura davvero. Presto sarà però possibile prescrivere a ogni pazienti il farmaco più efficace. Grazie alla psichiatria di precisione, che aiuterà le persone a curarsi meglio e a temere meno le medicine. Sappiamo, infatti, che alcuni farmaci hanno effetti specifici e positivi sulla cognitività, altre sul controllo dell’appetito e così via. Conoscere le caratteristiche di ciascuno aiuterà a scegliere per ogni persona colpita da depressione il principio attivo più adatto. Con il risultato di ottenere cure mirate, quindi più efficaci, e con minori effetti collaterali.
CURE PERSONALIZZATE
Il 77% dei pazienti che soffre di depressione ha fiducia nei farmaci e pensa che potranno farlo guarire, ma poi non persevera nella cura perché teme eventi avversi e dipendenza dalle pillole. Una percentuale attualmente altissima che potrebbe diminuire proprio grazie alla “medicina di precisione” che, come già accade in oncologia, sarà la nuova frontiera anche per la psichiatria. Oggi,
le terapie vengono personalizzate sulla base di pochi parametri “artigianali”, non sempre frutto di linee guida o solide evidenze scientifiche, ma di valutazioni empiriche sul rapporto costo-beneficio. Gli antidepressivi sono molti e non sono tutti uguali
e, sebbene non esistono ancora “pallottole d’argento” efficaci con certezza sul singolo caso, come accade per alcune terapie antitumorali, si punta su una medicina di precisione che massimizza il risultato con i minimi effetti collaterali. Di fatto, non si utilizza un algoritmo preciso per la prescrizione e l’estrema variabilità dei farmaci impiegati lo dimostra. In futuro, sarà sempre più necessario prescrivere subito il farmaco con la maggiore probabilità di essere efficace.
UNA MALATTIA DALLE MILLE FACCE
La depressione viene classificata in base alle caratteristiche dei sintomi e all’ età di insorgenza
DISTURBO DISFORICO PREMESTRUALE
Colpisce l’ 1,3 – 1,8% delle donne mestruate (circa 200 mila
donne in Italia) con una grave compromissione del funzionamento lavorativo e sociale. A causa delle mestruazioni si presentano questi sintomi: umore marcatamente depresso, labilità, irritabilità, disforia e ansia che si ripetono durante la fase premestruale del ciclo, e vanno incontro a remissione all’insorgenza o poco dopo le mestruazioni.
DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE
E’ forma e più diffusa, con una prevalenza del 7%. Il paziente con Disturbo Depressivo Maggiore può essere con ansia e/o depressione con sintomi ipomaniacali, melanconico, atipico, può presentare deliri di colpa, rovina o avere un atteggiamento persecutorio o catatonico. L’esordio può avvenire in prossimità
del parto, o subito dopo, oppure essere stagionale.
DISTURBO DA DISREGOLAZIONE DELL’UMORE DIROMPENTE
Colpisce i ragazzi dai 7 ai 18 anni e gli esperti la descrivono come una condizione caratterizzata da irritabilità cronica, grave e persistente, con frequenti manifestazioni di aggressività fisica verso cose e persone. L’umore è persistentemente irritabile, arrabbiato e, secondo alcuni autori, nei bambini può essere indicatore di possibile Disturbo Bipolare.
DISTURBO DEPRESSIVO PERSISTENTE O DISTIMA
E’ definito così il DDM quando diventa cronico e presenta un esordio precoce e insidioso. Il decorso è cronico, spesso associato
a disturbo borderline di personalità o da uso di sostanze. Il paziente con DDP è melanconico, atipico, catatonico. L’esordio può essere in peripartum. La disabilità prodotta da questo disturbo
è pari o superiore a quella prodotta dal Disturbo Depressivo Maggiore.
DISTURBO DEPRESSIVO INDOTTO DA SOSTANZE/FARMACI
Le persone con questo disturbo mostrano tutti i sintomi della depressione maggiore. Tuttavia, questi sono associati all’ingestione, iniezione, inalazione di una sostanza (droga, tossina, farmaco psicotropo o altro farmaco) e i sintomi depressivi persistono
oltre la durata prevista degli effetti fisiologici dell’intossicazione
o del periodo di astinenza.
CONSEGUENTE A UNA MALATTIA
La depressione può esordire anche a causa di una patologia già esistente, come ictus, Malattia di Huntington, traumi cerebrali, malattia di Parkinson, ipotiroidismo, sindrome di Cushing.
ATTENZIONE A...
Dolore cronico, ampiamente associato a fenomeni infiammatori. I malati presentano un maggior rischio di sviluppare una patologia depressiva, di rispondere in modo meno soddisfacente ai trattamenti usualmente proposti per tale disturbo e infine ad andare incontro a cronicizzazione della patologia psichica.
I disturbi cronici del sonno tendono a seguire un meccanismo analogo di sollecitazione delle risposte infiammatorie del rischio depressivo.
Alimentazione inadeguata, obesità e scarso esercizio fisico sono altri fattori di rischio.
( Tratto da un intervista al professor Claudio Mencacci presidente della Società Italiana di psichiatria e direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano e con la consulenza della professoressa Francesca Merzagora presidente Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna)
Depressione: il male di vivere