Malattie neurologiche

Ematoma intracranico

Cos’è un ematoma intracranico?

Un ematoma intracranico è una raccolta di sangue all’interno del cranio, che può esercitare pressione sul cervello e causare sintomi potenzialmente gravi. Gli ematomi intracranici possono essere causati da un trauma cranico, come un colpo alla testa, un incidente stradale o una caduta, che provoca la rottura dei vasi sanguigni all’interno del cranio.

Tipi di ematomi intracranici

 
Esistono diversi tipi di ematomi intracranici, tra cui:
 
  1. Ematoma epidurale: si forma tra il cranio e la dura madre, il rivestimento esterno del cervello. Può svilupparsi rapidamente dopo un trauma cranico e causare sintomi come mal di testa, confusione, perdita di coscienza e deficit neurologici.
  2. Ematoma subdurale: si verifica tra la dura madre e il tessuto cerebrale. Può essere acuto o cronico e può causare sintomi come mal di testa, confusione, sonnolenza, debolezza e convulsioni.
  3. Ematoma intracerebrale: si forma direttamente nel tessuto cerebrale a seguito di un trauma o di altre condizioni che danneggiano i vasi sanguigni. Può causare sintomi come mal di testa intenso, deficit neurologici, confusione e convulsioni.
 

Cause di un ematoma intracranico

 

Le cause di un ematoma intracranico possono essere diverse:

  • Trauma cranico: incidenti stradali, cadute, colpi alla testa, traumi sportivi.
  • Rottura di un aneurisma cerebrale: nn aneurisma è una dilatazione debole delle pareti di un’arteria cerebrale che può rompersi e causare un’emorragia intracranica.
  • Malformazioni artero-venose (MAV): connessioni anomale tra arterie e vene nel cervello che possono indebolirsi e rompersi, causando un’emorragia.
  • Tumori cerebrali: i tumori cerebrali possono causare sanguinamento se si rompono o danneggiano i vasi sanguigni vicini.
  • Ipertensione arteriosa non controllata: la pressione sanguigna alta può indebolire le pareti dei vasi sanguigni nel cervello e aumentare il rischio di rottura.
  • Disturbi della coagulazione del sangue: alcune condizioni mediche o l’assunzione di farmaci anticoagulanti possono aumentare il rischio di sanguinamento intracranico.

 

Sintomi di un ematoma intracranico

I sintomi di un ematoma intracranico possono variare a seconda della gravità, della localizzazione e della velocità di crescita dell’ematoma. I sintomi più comuni includono:

  • Mal di testa: il mal di testa è un sintomo molto comune e può essere intenso, persistente e aggravarsi nel tempo.
  • Nausea e vomito: nausea e vomito possono verificarsi nelle prime ore dopo il trauma o all’improvviso se l’ematoma cresce rapidamente.
  • Vertigini e capogiri: sensazione di testa leggera, instabilità e difficoltà a mantenere l’equilibrio.
  • Sonnolenza eccessiva o letargia: la persona può sentirsi stanca, assonnata o avere difficoltà a rimanere sveglia.
  • Confusione e disorientamento: la persona può sentirsi confusa, disorientata e avere difficoltà a ricordare cosa è successo o dove si trova.
  • Difficoltà di parlare o camminare: a seconda della zona del cervello colpita, possono manifestarsi difficoltà di linguaggio, debolezza o intorpidimento su un lato del corpo, problemi di coordinazione o difficoltà a camminare.
  • Crisi convulsive: le convulsioni sono un sintomo comune nelle persone con ematomi intracranici gravi.
  • Perdita di coscienza: nei casi più gravi, la persona può perdere conoscenza o cadere in coma.

Diagnosi

 

La diagnosi di un ematoma intracranico si basa su una valutazione medica completa che include:

  • Anamnesi: il medico raccoglierà informazioni dettagliate sul trauma o sulla condizione medica sottostante, sui sintomi presenti e la loro gravità, l’eventuale storia di precedenti traumi cranici o altri problemi neurologici.
  • Esame fisico: l’esame fisico si concentrerà sul sistema neurologico, valutando la funzione cognitiva (orientamento, memoria, concentrazione), i nervi cranici (vista, udito, movimento degli occhi, sensibilità facciale), la forza muscolare, la coordinazione e l’equilibrio.
  • Esami di neuroimmagine: la TC o la RMN sono esami di imaging che permettono di visualizzare il cranio e il cervello e identificare la presenza, la localizzazione e l’estensione dell’ematoma.
  • Altri esami: in alcuni casi, possono essere necessari altri esami, come un elettroencefalogramma (EEG) o un esame del sangue, per valutare la funzionalità cerebrale e escludere altre patologie.

 

Trattamento

Il trattamento per un ematoma intracranico dipende dalla gravità, dalla localizzazione e dalla velocità di crescita dell’ematoma.

Casi lievi:

  • Riposo: è fondamentale il riposo a letto, evitando qualsiasi attività che possa aumentare il rischio di sanguinamento.
  • Monitoraggio: i sintomi e le condizioni neurologiche del paziente vengono monitorate attentamente, con controlli frequenti della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
  • Farmaci: Possono essere somministrati farmaci per:
    • Riduzione del gonfiore cerebrale: farmaci corticosteroidi come il dexametasone possono aiutare a ridurre il gonfiore cerebrale e migliorare la pressione intracranica.
    • Controllo del dolore: analgesici come paracetamolo o ibuprofene possono essere somministrati per alleviare il mal di testa e altri dolori.
    • Prevenzione delle convulsioni: in alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci anticonvulsivi per prevenire o trattare le convulsioni.

Casi gravi:

  • Rcovero in terapia intensiva: i pazienti con ematomi intracranici gravi vengono generalmente ricoverati in terapia intensiva per un monitoraggio e un trattamento intensivi.
  • Intervento chirurgico: l’intervento chirurgico è spesso necessario per rimuovere l’ematoma e ridurre la pressione intracranica. Il tipo di intervento chirurgico dipende dalla localizzazione e dalle dimensioni dell’ematoma. Le opzioni chirurgiche includono:
    • Craniotomia: un’apertura viene praticata nel cranio per accedere all’ematoma e rimuoverlo.
    • Trapanazione: un piccolo foro viene praticato nel cranio per drenare il sangue e ridurre la pressione.
    • Embolizzazione endovascolare: una procedura minimamente invasiva che utilizza cateteri per bloccare il flusso sanguigno verso l’arteria che alimenta l’ematoma.
  • Supporto vitale: in alcuni casi, può essere necessario il supporto di respirazione artificiale o di altri sistemi di supporto vitale per mantenere stabili le funzioni vitali del paziente.

Riabilitazione

Dopo la fase acuta, la riabilitazione può essere necessaria per aiutare il paziente a recuperare le funzioni fisiche e cognitive compromesse dall’ematoma intracranico. La riabilitazione può includere:

  • Fisioterapia: per migliorare la forza, la coordinazione e l’equilibrio.
  • Terapia occupazionale: per insegnare al paziente nuove strategie per svolgere le attività quotidiane.
  • Logopedia: per migliorare le capacità di linguaggio e comunicazione.
  • Neuropsicologia: per valutare e trattare eventuali problemi cognitivi, come difficoltà di memoria, concentrazione o attenzione.

Prognosi ematoma intracranico

La prognosi per un ematoma intracranico dipende da vari fattori, tra cui la gravità, la localizzazione e la tempestività del trattamento.

  • Casi lievi: i pazienti con ematomi lievi trattati adeguatamente generalmente si riprendono completamente senza complicazioni a lungo termine.
  • Casi gravi: i pazienti con ematomi gravi possono avere un esito più variabile. Alcune persone possono guarire completamente con pochi o nessun deficit neurologico, mentre altre possono avere complicazioni permanenti o addirittura la morte.
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