Malattie infettive

Enterovirus: sintomi, cause e prevenzione

 

 

 

Enterovirus: piccoli invasori dell’intestino

 

Gli enterovirus sono una vasta famiglia di virus a RNA che, come suggerisce il nome, tendono a colpire l’apparato gastrointestinale. Sebbene siano più noti per causare la comune influenza intestinale, possono provocare una vasta gamma di malattie, da forme lievi a più gravi.

Gli enterovirus sono noti per causare una varietà di malattie, che possono andare da infezioni lievi, come raffreddore e gastroenterite, a condizioni più gravi, come meningite virale, encefalite o paralisi. La loro diffusione avviene principalmente attraverso il contatto con feci infette, ma possono anche trasmettersi attraverso secrezioni respiratorie e superfici contaminate.

Le infezioni da enterovirus sono più comuni nei bambini, ma possono colpire persone di tutte le età. La prevenzione comprende misure di igiene come il lavaggio delle mani e la disinfezione delle superfici. Non esiste un trattamento specifico per le infezioni da enterovirus, e la maggior parte dei casi si risolve senza necessità di un intervento medico.

 Enterovirus: come si trasmettono

Gli enterovirus sono un gruppo di virus che possono causare una varietà di malattie, in particolare infiammazioni delle vie respiratorie e gastrointestinali. Alcuni dei più noti enterovirus includono l’enterovirus D68, il virus Coxsackie e il virus echovirus.

 

Modalità di trasmissione:

  1. Contatto diretto: gli enterovirus possono essere trasmessi attraverso il contatto con una persona infetta. Ciò include situazioni in cui si toccano superfici o oggetti contaminati, come giocattoli o maniglie delle porte, e poi si toccano bocca, naso o occhi.

  2. Via fecale-orale: questo è uno dei principali modi di trasmissione degli enterovirus. Il virus può essere presente nelle feci di una persona infetta e, se non si seguono adeguate pratiche igieniche, può essere trasferito ad altre persone.

  3. Goccioline respiratorie: gli enterovirus possono anche diffondersi tramite goccioline quando una persona infetta starnutisce o tossisce.

  4. Acqua o cibo contaminato: sebbene meno comune, la trasmissione attraverso alimenti o acqua contaminati è possibile.

 

 

 

Quali sono i sintomi?

I sintomi variano a seconda del tipo di infezione e del virus specifico coinvolto. Tuttavia, alcuni sintomi comuni associati alle infezioni da enterovirus includono:

  1. Febbre: può essere lieve o alta.
  2. Mal di gola: spesso accompagnato da difficoltà a deglutire.
  3. Naso che cola o congestione nasale: sintomi simili a quelli di un raffreddore.
  4. Tosse: può essere secca o produttiva.
  5. Mal di testa: può variare in intensità.
  6. Dolori muscolari: sensazione di affaticamento o dolore muscolare.
  7. Nausea e vomito: alcuni ceppi possono causare disturbi gastrointestinali.
  8. Diarrea: In alcune infezioni, può esserci diarrea.
  9. Eruzioni cutanee: alcuni enterovirus possono causare rash cutanei.
  10. Sintomi neurologici: nel caso di enterovirus come l’enterovirus D68, possono verificarsi sintomi neurologici come debolezza muscolare o paralisi (anche se questi casi sono rari).

Sintomi meno comuni, ma più gravi:

 

  1. Meningite: infiammazione delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale.
  2. Encefalite: infiammazione del cervello.
  3. Miocardite: infiammazione del muscolo cardiaco.
  4. Paralisi flaccida acuta: perdita di forza muscolare.

Malattie associate agli enterovirus:

 

  1. Malattia mani-piedi-bocca: caratterizzata da vesciche dolorose in bocca, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi.
  2. Herpangina: ulcere dolorose in gola.
  3. Congiuntivite: infiammazione dell’occhio.
  4. Mielite flaccida acuta: una rara complicazione neurologica.

Diagnosi dell’Enterovirus:come si procede?

 

La diagnosi di un’infezione da enterovirus può essere una sfida, poiché i sintomi spesso sovrappongono quelli di altre malattie virali. Non esiste un test unico e definitivo per tutti i tipi di enterovirus. Il medico di solito si basa su una combinazione di fattori per formulare la diagnosi.

 

Come viene fatta la diagnosi?

 

-Anamnesi: il medico ti farà una serie di domande sui tuoi sintomi, quando sono iniziati, quanto durano e se hai avuto contatti con persone malate.

-Esame fisico: il medico effettuerà un esame fisico per valutare i tuoi segni vitali (temperatura, frequenza cardiaca, pressione sanguigna), controllare la presenza di un’eruzione cutanea, di ingrossamento dei linfonodi o di altri segni di infezione.

 

Esami di laboratorio:

-Esami del sangue: possono mostrare segni di infiammazione, come un aumento dei globuli bianchi.

-Esame delle feci: può rilevare la presenza del virus nelle feci, ma non sempre è positivo.

-Liquido cerebrospinale: se si sospetta una meningite o un’encefalite, può essere prelevato un campione di liquido cerebrospinale per analizzarlo.

-Tampone faringeo: può essere utilizzato per cercare il virus nelle secrezioni della gola.

-PCR (Reazione a catena della polimerasi): questo test molecolare è molto sensibile e può rilevare la presenza del materiale genetico del virus in campioni biologici.

Perché la diagnosi può essere difficile?

-Sintomi aspecifici: molti dei sintomi causati dagli enterovirus sono comuni anche ad altre malattie virali.

-Virus diversi: esistono molti tipi diversi di enterovirus, ognuno dei quali può causare sintomi leggermente diversi.

-Finestra diagnostica: il periodo di tempo in cui il virus può essere rilevato nei campioni biologici è relativamente breve.

Quando è importante fare la diagnosi?

La diagnosi è importante per:

-Escludere altre malattie: Ad esempio, una meningite batterica richiede un trattamento antibiotico immediato.

-Monitorare la gravità dell’infezione: In alcuni casi, le infezioni da enterovirus possono causare complicazioni serie.

-Prevenire la diffusione: Identificando i casi di infezione, si possono adottare misure per prevenire la diffusione del virus.

Terapia per l’Enterovirus: cosa fare?

Sfortunatamente, non esiste un trattamento specifico e diretto contro gli enterovirus. La maggior parte delle infezioni da enterovirus sono autolimitanti, ovvero guariscono spontaneamente nel giro di pochi giorni.

Il trattamento si concentra principalmente sul sollievo dei sintomi e sulla prevenzione delle complicanze.

Cosa fare in caso di infezione da enterovirus?

  1. Riposo: il corpo ha bisogno di energie per combattere l’infezione.
  2. Idratazione: bere molti liquidi per prevenire la disidratazione, soprattutto in caso di vomito e diarrea.
  3. Alimentazione leggera: optare per cibi facilmente digeribili, come brodi, zuppe e frutta.
  4. Farmaci da banco: per alleviare i sintomi, si possono utilizzare farmaci antipiretici (come il paracetamolo) per abbassare la febbre e antidolorifici per alleviare i dolori muscolari e articolari. Attenzione: è sempre consigliabile consultare il medico prima di somministrare farmaci ai bambini.
  5. Cure locali: in caso di mal di gola o afte, gargarismi con acqua salata o pastiglie per la gola possono alleviare il fastidio.

Quando rivolgersi al medico?

È importante consultare un medico se:

  1. I sintomi sono molto gravi: febbre alta persistente, difficoltà respiratorie, rigidità nucale, convulsioni.
  2. I sintomi non migliorano dopo alcuni giorni: se i sintomi peggiorano o non migliorano nonostante il trattamento sintomatico.
  3. Si verificano complicanze: come meningite, encefalite o miocardite.
  4. Si appartiene a una categoria a rischio: neonati, anziani, persone con sistema immunitario compromesso.

Prevenzione dell’Enterovirus: proteggi te e i tuoi cari

L’enterovirus è un virus molto contagioso, ma adottando alcune semplici precauzioni puoi ridurre notevolmente il rischio di infezione.

Ecco alcune strategie preventive:

Igiene delle mani

-Lavarsi spesso le mani: questa è la regola d’oro. Lava le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo essere stato in bagno, prima di mangiare, dopo aver cambiato un pannolino e dopo aver starnutito o tossito.

-Utilizzare un disinfettante per le mani: se non hai a disposizione acqua e sapone, utilizza un disinfettante per le mani a base di alcol.

Attenzione agli alimenti e alle bevande

-Consumare acqua potabile: evita di bere acqua da fonti non sicure.

-Lavare accuratamente gli alimenti: lava accuratamente frutta e verdura prima di consumarle.

-Cuocere bene i cibi: assicurati che i cibi, soprattutto la carne e il pesce, siano ben cotti.

Ambiente pulito

-Disinfettare le superfici: pulisci regolarmente le superfici che vengono toccate frequentemente, come maniglie, telefoni e giocattoli, utilizzando prodotti disinfettanti.

-Arieggiare gli ambienti: rinnova spesso l’aria negli ambienti chiusi.

Distanza sociale

-Evitare il contatto con persone infette: se possibile, limita i contatti con persone che presentano sintomi di infezione gastrointestinale.

-Coprire bocca e naso: se tossisci o starnutisci, copri bocca e naso con un fazzoletto o con il gomito della manica.

Vaccini

-Vaccino contro il rotavirus: questo vaccino è raccomandato per i lattanti e protegge da una tipologia di enterovirus che causa diarrea grave.

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