SALUTE

Glaucoma: provoca cecità?

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L’occhio è l’organo della visione. l liquidi al suo interno sono l’umor acqueo, più fluido, presente nella camera anteriore (posta tra la cornea e cristallino) e l’umore vitreo, più gelatinoso (posto nella camera vitrea situato fra il cristallino e la retina)
Il liquido intraoculare è continuamente ricambiato, ma sempre a pressione costante (16  + o – 2,5 mm Hg). Essendo le pareti esterne dell’occhio abbastanza incompressibili, poco deformabili, la massa di liquido esercita una determinata pressione che rimane sempre uguale. Quando però, per una per un qualsiasi motivo (aumentata produzione, ridotta eliminazione, deformazione del volume oculare ecc..) Quando questa pressione aumenta, si va incontro a una situazione di ipertensione endoculare che potrebbe essere l’anticamera del glaucoma. Tale malattia si caratterizza per disturbi a carico della vista che a lungo termine possono portare a cecità. Secondo l’ OMS le persone che ne sono  affette  sono 55 milioni ed è la seconda causa di cecità. In italia colpisce un milione di persone (over 40) che nel 50% non sanno di essere ammalate. L’incidenza del glaucoma aumenta con l’età. Nel mondo occidentale è la seconda causa di cecità dopo la cataratta

 
 
 




Il glaucoma è una neuropatia, cioè una patologia che colpisce prevalentemente il nervo ottico, è inoltre considerata una neuropatia cronica progressiva cioè una volta che si instaura tende ad andare avanti specie se non si interviene con la giusta terapia. E' caratterizzata da una triade di segni: 


- aumento della pressione intraoculare (anche se a volte questo segno non è sempre presente)


- alterazione a carico della testa del nervo ottico cioè della papilla ottica (che appare escavata)


- alterazione più o meno importante del campo visivo.


La causa di questa alterazione non è ancora perfettamente conosciuta, si sa però che alla base c'è un' alterazione delle cellule gangliari che vanno incontro ad apoptosi. L'effetto è un riduzione cospicua delle fibre nervose della retina che costituiscono il nervo ottico e quindi un' alterazione della papilla del nervo ottico che inizia con questa escavazione e va avanti fino alla completa atrofia del nervo che determina la perdita funzionale.


Classificazione del glaucoma in funzione all'età 

La forma cosiddetta classica colpisce l'età adulta, ma bisogna ricordare che c'è la presenza di glaucoma a tutte le età, anche 

se con un meccanismo patogenetico diverso. 


Forma congenita presente alla nascita che è correlata ad un disturbo dell'angolo camerulare.


Forma infantile che non è presente alla nascita ma si sviluppa entro i due anni di vita  con  un meccanismo simile a quello congenito anche se meno grave.


Forma giovanile anch' esso con anomalie di sviluppo dell'angolo camerulare. 


Formaclassica dell'adulto con esordio intorno ai 35-40 anni in cui non ci sono anomalie angolari almeno nella forma ad angolo aperto. Esiste poi una forma  ad angolo stretto che quello dell' occhio ipermetrope di cui il glaucoma è una complicanza. 
Nell' occhio ipermetrope man mano che si ha l'accrescimento del cristallino e quindi la riduzione dello spazio dell'angolo camerulare si può verificare una condizione di ipertensione oculare e quindi un glaucoma.
Classificazione dal punto di vista morfologico-strutturale


- glaucoma ad angolo aperto


glaucoma adangolo chiuso (stretto).


 Il glaucoma ad angolo aperto a sua volta può essere distinto in:


- glaucoma primario


- glaucoma secondario: nel glaucoma primario non si riconosce una causa anche se spesso si ha una familiarità della patologia ed
è caratterizzata a sua volta da due forme:


- con aumento della pressione oculare 


- con pressione intraoculare normale 


Il glaucoma  secondario si verifica secondariamenre  al sopraggiunge un fattore di rischio: 


- terapia con steroidi sia topica che sistemica


- uveiti che vanno a danneggiare il trabecolato


sindrome da pseudo-esfolatio


- sindrome legata ad anomalia strutturale del cristallino ed iride che generano un materiale fulfuraceo che può intasare l'angolo camerulare  e creare una IOP .


- infiammazioni


- emorragia intraoculare 

Il glaucoma ad angolo chiuso, che può essere a sua volta anch'esso:




- primario o secondario


Entrambe queste forme possono riconoscere  un blocco pupillare che è importante in quanto attraverso la pupilla  c'è il passaggio dell'umor acqueo dalla camera posteriore alla camera anteriore.
Se in seguito a processi infiammatori (uveiti ecc..) si ha la formazione di sinechie tra iride e cristallino si crea una chiusura di questo spazio di accesso dell'umor acqueo che si accumulerà in camera posteriore e quindi insorgerà  un aumento della IOP (pressione intraoculare). 
Una forma particolare di glaucoma ad angolo chiuso primario è quello dell' iride a plateau dove l'attaccamento della radice 
dell'iride dalla zona che va a costituire l'angolo camerulare può essere anteriorizzato e quindi stringere tanto l' angolo camerulare da determinare un calo come ad angolo stretto. 


Forme secondarie sono la cataratta che può determinare un glaucoma ad angolo stretto in quanto in questa condizione si ha la perdita di proteine nell'angolo camerulare intasandolo e ditumori del corpo ciliare spingendo in avanti la radice dell'iride possono generare un blocco trabecolare.



Il glaucoma cronico: èla forma più frequente ed è dovuto ad una difficoltà dell' umor acqueoa defluire dall'interno verso l'esterno dell'occhio e ciò causa un aumento della pressione oculare, ma quasi mai in modo troppo elevato. Colpisce l'adulto dopo i 40-50 anni e ha un evoluzione molto lenta. Non dà disturbi o sintomi particolari ovvero è asintomatico. Il paziente si rende conto della malattia solo quando è in fase terminale, quando il danno al nervo ottico è avanzatissimo.
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