Melanoma

Melanoma: prevenzione, diagnosi e trattamento







 

 

Che cos’è il melanoma?

Il melanoma è un tipo di cancro della pelle che si sviluppa a partire dalle cellule chiamate melanociti, che producono il pigmento melanina responsabile del colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Il melanoma può verificarsi in diverse parti del corpo, ma è più comune sulla pelle esposta al sole, come il viso, il collo, le braccia e le gambe. Il melanoma è considerato il tipo più pericoloso di cancro della pelle a causa della sua capacità di diffondersi ad altre parti del corpo, compresi i linfonodi e gli organi interni, attraverso il sistema linfatico o il flusso sanguigno. Se non viene diagnosticato precocemente e trattato in modo adeguato, il melanoma può diventare letale. Il melanoma può svilupparsi dall’evoluzione maligna di un neo preesistente sulla superficie cutanea. I nevi, o nei, sono comuni sulla pelle e di solito sono benigni. Tuttavia, in alcuni casi, un neo può subire cambiamenti anomali diventando canceroso. I nevi congeniti, presenti fin dalla nascita, possono aumentare il rischio di sviluppare melanoma, soprattutto se sono di grandi dimensioni o hanno caratteristiche atipiche. Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte dei nevi congeniti non si trasforma in melanoma. Allo stesso modo, i nevi acquisiti durante il corso della vita possono evolvere in melanoma. Questo può accadere quando un neo subisce cambiamenti nella forma, nel colore, nella dimensione o nella struttura. È importante monitorare i nevi e prestare attenzione a eventuali cambiamenti sospetti. Non tutti i melanomi si sviluppano da un neo preesistente. Alcuni melanomi possono svilupparsi come nuove formazioni sulla pelle che non sono associate a nevi. Pertanto, è importante prestare attenzione a qualsiasi cambiamento sospetto sulla pelle, indipendentemente dalla presenza o dall’assenza di nevi. La diagnosi precoce del melanoma è fondamentale per un trattamento efficace. Se noti cambiamenti sospetti sulla tua pelle o hai nevi atipici o fattori di rischio per il melanoma, è importante consultare un dermatologo per una valutazione e una diagnosi accurata.

 

 







Quali sono i fattori di rischio?

Ci sono diversi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare il melanoma. Ecco alcuni dei principali fattori di rischio associati a questa forma di cancro della pelle:

 

1. Esposizione al sole: l’esposizione eccessiva alla luce solare, in particolare alle scottature solari durante l’infanzia o l’adolescenza, aumenta il rischio di sviluppare melanoma. Anche l’uso di lampade abbronzanti può aumentare il rischio.

2. Pelle chiara: le persone con pelle chiara, che bruciano facilmente al sole, sono più suscettibili al melanoma rispetto alle persone con pelle più scura. La mancanza di melanina nella pelle offre meno protezione dai danni causati dai raggi solari.

3. Storia familiare: avere parenti di primo grado (genitori, fratelli o figli) che hanno avuto melanoma aumenta il rischio di sviluppare la malattia. Ci possono essere anche mutazioni genetiche ereditarie che aumentano il rischio.

4. Nei atipici: Avere un gran numero di nevi (più di 50) o nevi atipici (con asimmetria, bordi irregolari, colori diversi o diametro superiore a 5 mm) può aumentare il rischio di melanoma.

5. Storia personale di melanoma: Avere avuto un melanoma in passato aumenta il rischio di svilupparne altri.

7. Età: il rischio di melanoma aumenta con l’età, anche se può colpire persone di tutte le età.

 

 

Melanoma: quanto è comune?

Il melanoma è uno dei tipi di cancro della pelle più comuni, ma rappresenta una piccola percentuale di tutti i casi di cancro della pelle. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il melanoma rappresenta circa il 1-2% di tutti i tumori della pelle. La sua incidenza varia da paese a paese e dipende da diversi fattori come l’esposizione al sole, le abitudini di protezione solare, la razza e la genetica. In generale, il melanoma è più comune nelle popolazioni con pelle chiara che vivono in aree con un alto tasso di esposizione solare. Negli ultimi decenni, l’incidenza del melanoma è aumentata in molti paesi. Questo potrebbe essere attribuito a una combinazione di fattori, tra cui cambiamenti nei comportamenti di esposizione al sole, aumento delle attività all’aperto, uso di lampade abbronzanti e miglioramento delle tecniche diagnostiche. Il melanoma può colpire persone di tutte le età, anche se è più comune negli adulti. Il rischio di sviluppare melanoma aumenta con l’età, ma negli ultimi anni sono stati segnalati casi anche in giovani adulti e adolescenti.

 







 

Perché la diagnosi precoce è importante

La diagnosi precoce del melanoma è estremamente importante perché aumenta notevolmente le possibilità di un trattamento efficace e di una prognosi positiva.

Ci sono diverse ragioni per cui la diagnosi precoce è fondamentale:

1. Trattamento tempestivo: un melanoma diagnosticato precocemente può essere trattato in modo più efficace. I trattamenti per il melanoma includono interventi chirurgici, terapie mirate e immunoterapie. Quando il melanoma è diagnosticato in uno stadio iniziale, le opzioni di trattamento possono essere meno invasive e più efficaci.

2. Prevenzione della diffusione: il melanoma ha la capacità di diffondersi ad altre parti del corpo, inclusi i linfonodi e gli organi interni. Una diagnosi precoce può aiutare a prevenire questa diffusione, consentendo un trattamento mirato prima che il tumore abbia avuto la possibilità di espandersi oltre la sua sede originale.

3. Miglioramento delle opzioni di cura: la diagnosi precoce  offre maggiori opzioni di trattamento. Nei casi in cui il melanoma è diagnosticato in uno stadio avanzato, le opzioni di trattamento possono essere limitate e la prognosi potrebbe essere meno favorevole.

4. Migliorare la sopravvivenza: la sopravvivenza a lungo termine è direttamente correlata alla fase in cui viene diagnosticato. Le persone con melanoma diagnosticato precocemente hanno generalmente una migliore prognosi e un tasso di sopravvivenza più alto rispetto a coloro che sono diagnosticati in uno stadio avanzato.

 

 

L’autoesame della pelle e il metodo ABCDE

L’autoesame della pelle è un metodo importante per individuare precocemente eventuali cambiamenti sospetti che potrebbero indicare la presenza di melanoma o altri tipi di lesioni cutanee. Un metodo comune utilizzato per l’autoesame della pelle è il metodo ABCDE, che aiuta a identificare segni di allarme nei nevi o nei sulla pelle.

Ecco come funziona:

Asimmetria (A): controlla se il neo  ha una forma simmetrica. Se una metà del neo appare diversa dall’altra, potrebbe essere un segno di allarme.

Bordi (B): I bordi dei nevi o dei nei sani sono generalmente regolari e ben definiti. Presta attenzione a nevi con bordi irregolari, sfumati o frastagliati.

Colore (C): la maggior parte dei nevi ha un colore uniforme, come marrone o nero. Fai attenzione a nevi che hanno variazioni di colore, come macchie bianche, rosse o blu.

Diametro (D): se un neo ha un diametro superiore a 6 millimetri (circa la dimensione di una matita), potrebbe essere un segno di allarme. Tuttavia, è importante notare che anche i nevi più piccoli possono essere cancerosi, quindi è importante monitorare anche quelli più piccoli.

Evoluzione (E): monitora i tuoi nevi nel tempo per notare eventuali cambiamenti. Presta attenzione a nevi che crescono in dimensioni, cambiano forma, colore o che sviluppano sintomi come prurito, sanguinamento o dolore.

Se noti uno o più di questi segni di allarme durante l’autoesame della pelle, è importante consultare un dermatologo per una valutazione accurata. Ricorda che l’autoesame della pelle non sostituisce una visita medica professionale, ma può aiutare a individuare eventuali cambiamenti sospetti che richiedono ulteriori valutazioni.

 

Melanoma: come viene diagnosticato

Il melanoma può essere diagnosticato attraverso diversi metodi, tra cui:

1. Esame visivo: un dermatologo esaminerà attentamente la pelle per individuare eventuali lesioni sospette. Questo può includere l’uso di una lente d’ingrandimento per ottenere una visione più dettagliata. Durante l’esame visivo, il medico presterà attenzione a segni di allarme come asimmetria, bordi irregolari, variazioni di colore, diametro superiore a 6 mm e cambiamenti nel tempo.

2. Dermatoscopia: la dermatoscopia è una tecnica che utilizza uno strumento chiamato dermatoscopio per esaminare la pelle in modo più dettagliato. Questo strumento fornisce un’immagine ingrandita della pelle e può aiutare a individuare caratteristiche atipiche che potrebbero indicare la presenza di melanoma.

3. Biopsia: se una lesione sospetta viene individuata durante l’esame visivo o la dermatoscopia, il medico può eseguire una biopsia. Durante la biopsia, viene prelevato un campione di tessuto dalla lesione per essere analizzato in laboratorio. Ci sono diversi tipi di biopsie che possono essere eseguite, tra cui la biopsia escissionale (rimozione completa della lesione) o la biopsia incisionale (rimozione di una parte della lesione).

4. Esami di imaging: in alcuni casi, possono essere richiesti esami di imaging come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) per valutare la diffusione del melanoma a livello dei linfonodi o di altri organi.

Una volta che il melanoma è stato diagnosticato, sarà determinata la sua stadiazione, che indica la sua estensione e la presenza di eventuali metastasi. Questo aiuta a guidare il piano di trattamento più appropriato.

 







 

La stadiazione del melanoma

La stadiazione del melanoma è un sistema utilizzato per valutare l’estensione e la gravità del tumore. Ci sono diversi sistemi di stadiazione utilizzati per il melanoma, ma uno dei più comuni è il sistema TNM, che considera tre fattori principali:

1. Tumor (T): questo fattore indica le dimensioni e l’estensione del tumore primario. Può essere valutato da T0 a T4, dove T0 rappresenta l’assenza di un tumore e T4 rappresenta un tumore di dimensioni maggiori o che ha invaso strutture vicine.

2. Nodi linfatici (N): questo fattore indica se il melanoma si è diffuso ai linfonodi vicini. Può essere valutato da N0 a N3, dove N0 indica l’assenza di diffusione ai linfonodi e N3 indica la diffusione ai linfonodi regionali o distanti.

3. Metastasi (M): questo fattore indica se il melanoma si è diffuso ad altre parti del corpo, come organi interni o altri tessuti distanti. Può essere valutato da M0 a M1, dove M0 indica l’assenza di metastasi e M1 indica la presenza di metastasi.

In base a queste valutazioni, viene assegnata una stadiazione complessiva, generalmente indicata con numeri romani da I a IV. La stadiazione aiuta a determinare il trattamento e la prognosi del melanoma. In generale, stadi inferiori (I e II) indicano un melanoma limitato alla pelle e ai linfonodi vicini, mentre stadi superiori (III e IV) indicano una diffusione più avanzata a linfonodi distanti o ad altre parti del corpo.

 

Come viene trattato il melanoma?

Il trattamento del melanoma dipende dalla stadiazione del tumore e da altri fattori individuali, come l’età del paziente, la sua salute generale e le preferenze personali.

Alcune delle opzioni di trattamento comuni per il melanoma includono:

1. Chirurgia: la chirurgia è il trattamento principale per il melanoma. Può includere la rimozione del tumore e una piccola porzione di tessuto circostante (chirurgia di escissione) o la rimozione dei linfonodi vicini (linfadenectomia) se il melanoma si è diffuso ai linfonodi. Nei casi di melanoma in stadio avanzato, può essere necessario un intervento chirurgico più esteso o la rimozione di metastasi.

2. Terapie mirate: alcuni melanomi possono essere trattati con terapie mirate che mirano a specifiche mutazioni genetiche presenti nel tumore. Queste terapie possono includere farmaci assunti per via orale o iniettati per bloccare specifiche proteine coinvolte nella crescita delle cellule tumorali.

3. Immunoterapia: l’immunoterapia sfrutta il sistema immunitario del paziente per combattere il melanoma. Questi trattamenti stimolano il sistema immunitario a riconoscere e distruggere le cellule tumorali. Possono essere somministrati sotto forma di farmaci somministrati per via endovenosa.

4. Radioterapia: la radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Può essere utilizzata come trattamento principale o in combinazione con la chirurgia o l’immunoterapia.

5. Terapia adiuvante: la terapia adiuvante viene somministrata dopo la chirurgia per ridurre il rischio di recidiva del melanoma. Può includere l’uso di immunoterapia o terapie mirate per distruggere eventuali cellule tumorali residue.

6. Terapia di combinazione: in alcuni casi, possono essere utilizzate terapie di combinazione, che combinano diversi trattamenti come l’immunoterapia e la terapia mirata, per migliorare l’efficacia del trattamento.

 







Gestione del melanoma nei vari stadi di malattia

La gestione del melanoma varia a seconda dello stadio di malattia. Ecco una panoramica generale della gestione del melanoma nei vari stadi:

Stadio 0 (melanoma in situ):
– La chirurgia è il trattamento principale per rimuovere il tumore.
– Può essere necessario un margine di sicurezza intorno al tumore, a seconda della sua profondità e localizzazione.
– Il follow-up regolare è importante per monitorare la ricorrenza o l’insorgenza di nuovi tumori.

Stadio I e II (melanoma localizzato):
– La chirurgia è il trattamento principale per rimuovere il tumore e può includere la rimozione dei linfonodi sentinella.
– La terapia adiuvante può essere considerata per ridurre il rischio di recidiva (ad esempio, immunoterapia o terapia mirata).
– Il follow-up regolare è importante per monitorare la ricorrenza o l’insorgenza di nuovi tumori.

Stadio III (melanoma con coinvolgimento dei linfonodi):
– La chirurgia per rimuovere il tumore primario e i linfonodi interessati è comune.
– La terapia adiuvante, come l’immunoterapia o la terapia mirata, può essere somministrata per ridurre il rischio di recidiva.
– La radioterapia può essere utilizzata per trattare l’area dei linfonodi interessati.
– Il follow-up regolare è importante per monitorare la ricorrenza o l’insorgenza di nuovi tumori.

Stadio IV (melanoma metastatico):
– Il trattamento può includere chirurgia per rimuovere i tumori primari e le metastasi isolate.
– L’immunoterapia, la terapia mirata o la chemioterapia possono essere utilizzate per gestire il melanoma metastatico.
– La radioterapia può essere utilizzata per trattare le metastasi localizzate o per alleviare i sintomi in caso di metastasi diffuse.
– La partecipazione a studi clinici può essere considerata per accedere a nuovi trattamenti sperimentali.
– Il follow-up regolare è importante per monitorare la risposta al trattamento e apportare eventuali modifiche al piano terapeutico.

 

 

Osservazione successiva e visite di controllo

Dopo il trattamento del melanoma, è importante mantenere un programma di osservazione successiva e visite di controllo regolari per monitorare la risposta al trattamento e individuare eventuali segni di ricorrenza o progressione della malattia. La frequenza e la durata delle visite di controllo possono variare a seconda dello stadio del melanoma e delle raccomandazioni del medico. Ecco alcune considerazioni generali:

Stadio 0/I: dopo la chirurgia per rimuovere il melanoma in stadio 0 o I, le visite di controllo generalmente si svolgono ogni 3-6 mesi per il primo anno, poi ogni 6-12 mesi negli anni successivi. Durante queste visite, il medico esaminerà la pelle in cerca di nuove lesioni o segni di ricorrenza.

Stadio II/III: dopo la rimozione del melanoma in stadio II o III, le visite di controllo possono essere più frequenti, generalmente ogni 3-4 mesi per il primo anno, poi ogni 4-6 mesi negli anni successivi. Durante queste visite, oltre all’esame della pelle, il medico può anche eseguire esami del sangue e imaging (come la TC o la RM) per monitorare eventuali segni di metastasi o progressione.

Stadio IV: nel caso di melanoma metastatico in stadio IV, le visite di controllo possono essere più frequenti e coinvolgere una varietà di test di imaging, esami del sangue e valutazioni cliniche. La frequenza e il tipo di test dipenderanno dallo stato di salute del paziente e dalle raccomandazioni del medico.

Durante le visite di controllo, è importante discutere apertamente con il medico eventuali sintomi o preoccupazioni che si possono avere. Questo può includere cambiamenti nella pelle, dolore persistente, gonfiore o altri sintomi che potrebbero indicare una possibile ricorrenza o progressione del melanoma.







 

 

 

 

 

 

 

 

 

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