SALUTE

Nei o nevi: tutto quello che c’è da sapere

 










Cosa sono i nei


L’autocontrollo è finalizzato ad individuare i cosiddetti nei a rischio o atipici che possono trasformarsi in melanoma (tumore maligno o derivante dai nei). Un primo controllo andrebbe fatto pochi mesi dopo la nascita per individuare i nei congeniti di grandi dimensioni (maggiori di 2 cm di diametro) che hanno un rischio maggiore di trasformazione. Successivamente è opportuno controllarli ogni 2-3  mesi soprattutto dagli 8 -10 anni in poi.






Quali sono i fattori di cui tenere conto






 Asimmetrie, dimensioni, bordi irregolari, colori ed evoluzioni, ossia cambiamenti nel tempo di un neo; sono fattori assolutamente importanti che vanno presi in considerazione. Naturalmente se tutti questi cinque elementi sono presenti in un neo, bisognerebbe recarsi dal dermatologo ed effettuare un’analisi più approfondita come le epiluminescenza grazie alla quale è possibile valutare la pericolosità del neo. Tuttavia anche la presenza di una o più caratteristiche atipiche può essere significativa, soprattutto se queste caratteristiche sono variate nel tempo. 

 



Le parti del corpo da controllare con più frequenza 



Ci sono parti del corpo che dobbiamo controllare con maggiore scrupolosità come quelle non facilmente visibili quali:  la pianta dei piedi, gli spazi interdigitali, la schiena, la regione interglutea e il cuoio capelluto (più facili da valutare quando i capelli sono bagnati).

 



 La comparsa dei nei ed i soggetti più a rischio 








I nei possono comparire  a qualunque età e, salvo parere dello specialista, non è assolutamente necessario allarmarsi alla vista 
di un nuovo neo. È opportuno però valutare periodicamente l’evoluzione del neo e le sue caratteristiche. I soggetti con la carnagione chiara o occhi e capelli chiari sono sicuramente più a rischio insieme a pazienti con capelli rossi e con familiarità con melanoma. Se si ha avuto un melanoma i controlli che generalmente si effettuano una volta l’anno dovranno essere più frequenti (sei mesi).


 

 

Cosa fare se un neo cambia colore? 


Quando un neo cambia colore, dimensione o forma, è importante consultare urgentemente il dermatologo. Quando un neo smette di essere inoffensivo, inoltre, può causare bruciore, prurito, dolore o perdite di sangue. 

 



Come si asportano i nei? 







La maggior parte dei nei non rappresenta nessun pericolo e quasi tutte le persone hanno almeno dodici nei, anche se esistono soggetti che ne hanno più di un centinaio, di cui la maggioranza è considerata attraente per via della forma e del luogo in cui si trova. Dopo un’attenta valutazione se il neo o alcuni nei sono considerati a rischio, devono essere asportati solo chirurgicamente da chirurghi dermatologi  o plastici, in salette dedicate alla chirurgia e sempre con esame istologico che possa documentare la tipologia.




 Come capire se i nei sono anormali 




  • Un neo sospetto non è simmetrico, ossia una delle due metà non è uguale all’altra
  • I bordi sono molto irregolari, indefiniti e dalla forma non precisa.
  •  Il colore non è uguale in tutto il neo, può avere più colori allo stesso tempo. 






    Attenzione 

    Di fronte a una qualsiasi di queste caratteristiche la cosa migliore  fare da fare è  consultare uno specialista perché se si lascia passare del tempo potrebbe diventare un problema di salute veramente complicato e pericoloso. Ricordate che in casi come questo è fondamentale la prevenzione.








     (Tratto da un intervista alla dottoressa Marcella Ribuffo 
 

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