Obesità: il palloncino che si ingerisce come una pillola
Obesità: problemi fisici e sociali
Essere obesi non vuol dire solo essere predisposti a malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, gastroenterologiche, e ortopediche ma anche avere molti problemi nella vita lavorativa e molte limitazioni nella vita sociale. Per coloro che soffrono di questa patologia è arrivato il palloncino di ultima generazione. Vediamo come funziona assieme alle altre tecniche già consolidate.
IL NUOVO CONGEGNO
Si ingerisce come una pillola e dopo circa 4 mesi viene espulso naturalmente con le feci. E’ indicato per persone obese con un indice di massa corporea pari o superiore a 27 che abbiano tentato un regime dietetico senza raggiungere i risultati sperati.
L’indice è il valore numerico che si ottiene dividendo il peso espresso in kg per il quadrato dell’altezza espressa in metri (esempio 60 kg/1,65 m x 1,65 = 22). Il palloncino ha la forma di una capsula e contiene il palloncino sgonfio, con attaccato un tubo sottile. Una volta ingerito, il palloncino viene riempito d’acqua attraverso il tubicino, che viene poi staccato ed estratto dalla bocca.
Ci si sente sazi prima
A oggi sono oltre 4000 i soggetti già trattati con questo palloncino gastrico che ha dimostrato di fare ottenere in media un calo di 13-15 kg in 4 mesi, il 15% del peso corporeo e 8 cm di girovita. E’ un metodo meno invasivo perché rispetto ai palloncini gastrici tradizionali non necessita di sedazione né di intervento endoscopico per posizionarlo. Il volume occupato nello stomaco riduce l’appetito e ci si sente sazi prima.
Altre tecniche già consolidate:
BENDAGGIO GASTRICO.
Intervento chirurgico che prevede l’utilizzo di un anello gonfiabile in silicone che viene posizionato in maniera tale da circondare la parte alta dello stomaco. L’anello è collegato a un tubicino con un accesso posto sotto la pelle: questo permette allo specialista di gonfiare e sgonfiare il bendaggio iniettando una soluzione fisiologica che modula lo strozzamento e quindi il senso di sazietà. Il bendaggio è un intervento reversibile, perché l’anello può essere rimosso. Si ottiene una riduzione media del 50% del peso in eccesso e il mantenimento del risultato a lungo termine dipende dalla capacità di seguire una dieta equilibrata e di fare attività sportiva con costanza. Con il bendaggio lo stomaco diviene come una clessidra. La piccola porzione di stomaco situata tra la fine dell’esofago e il bendaggio (tasca gastrica) può contenere una quantità di cibo pari a una piccola albicocca = precoce sazietà. La velocità di svuotamento del cibo contenuto nella tasca attraverso la zona ristretta dal bendaggio dipende dal grado di restringimento del bendaggio e dalla consistenza del cibo = persistenza del senso di sazietà.
GASTRECTOMIA
E’ tra gli interventi più eseguiti e permette una notevole perdita di peso. Consiste nell’asportazione di circa l’80% dello stomaco. Con la gastrectomia si agisce sul tubo digerente riducendo la produzione degli ormoni responsabili della fame e aumentando invece quelli che danno senso di sazietà. Quindi i pazienti mangiano poco sia perché è diminuita la capacità dello stomaco, sia perché non sentono la fame. In seguito a questo intervento si registra un calo ponderale notevole (circa il 60% e oltre del sovrappeso) e senza sforzi eccessivi.
BAYPASS GASTRICO.
Questa tecnica è indicata per i grandi obesi e consente di ridurre del 90% la capienza dello stomaco. Viene creata una piccola tasca che può contenere solo poco cibo, con conseguente forte senso di sazietà. La sacca viene collegata direttamente con l’intestino, riducendo così anche la capacità di assorbimento dei nutrienti. Il cibo, quindi, salta quasi del tutto lo stomaco (da qui il nome di bypass, ossia “superare”). Produce una perdita di peso pari al 70% e anche oltre del peso corporeo in eccesso. L’obiettivo finale viene raggiunto, in genere, entro due anni. Si tratta di un trattamento drastico.
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