Oligomenorrea: cause, sintomi e trattamento
Che cos’è l’oligomenorrea?
L’oligomenorrea è un’irregolarità del ciclo mestruale caratterizzata da cicli più lunghi del normale, ovvero superiori ai 35 giorni, e da un flusso mestruale più scarso rispetto al solito. In sostanza, le mestruazioni diventano meno frequenti e meno abbondanti.
Cause dell’oligomenorrea
Le cause dell’oligomenorrea sono molteplici e possono variare da donna a donna. Tra le più comuni troviamo:
Squilibri ormonali:
Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): una delle cause più frequenti, caratterizzata da un eccesso di ormoni maschili, cisti ovariche e irregolarità mestruali.
Disturbi della tiroide: sia l‘ipotiroidismo che l’ipertiroidismo possono influenzare il ciclo mestruale.
Iperprolattinemia: un eccesso di prolattina, l’ormone responsabile della produzione di latte, può inibire l’ovulazione.
Fattori legati allo stile di vita:
Esercizio fisico intenso: uno sforzo fisico eccessivo può interferire con il ciclo mestruale.
Disturbi alimentari: anoressia e bulimia possono causare alterazioni ormonali e interrompere il ciclo.
Stress: livelli elevati di stress possono influenzare il ciclo mestruale.
Patologie:
Endometriosi: crescita del tessuto endometriale al di fuori dell’utero.
Fibromi uterini: tumori benigni dell’utero.
Infezioni pelviche: Possono danneggiare le tube di Falloppio.
Farmaci:
Contraccettivi orali: possono causare irregolarità mestruali, soprattutto all’inizio dell’assunzione.
Altri farmaci: alcuni farmaci, come antipsicotici e antidepressivi, possono interferire con il ciclo mestruale.
Fattori fisiologici:
Pubertà: nei primi anni di mestruazioni, il ciclo può essere irregolare.
Perimenopausa: negli anni che precedono la menopausa, il ciclo può diventare irregolare.
Perché è importante conoscere la causa?
Identificare la causa dell’oligomenorrea è fondamentale per impostare un trattamento adeguato. Ad esempio:
Se l’oligomenorrea è causata dalla PCOS, il trattamento potrebbe includere farmaci per regolare gli ormoni e modifiche dello stile di vita.
Se è causata da un disturbo della tiroide, il trattamento si concentrerà sulla correzione dello squilibrio ormonale tiroideo.
Se è dovuta a stress, potrebbero essere consigliate tecniche di rilassamento e supporto psicologico.
Sintomi più comuni
I sintomi più comuni associati all’oligomenorrea, ovvero un allungamento del ciclo mestruale oltre i 35 giorni:
Irregolarità mestruale: cicli molto lunghi, assenza di mestruazioni (amenorrea) o sanguinamenti irregolari e abbondanti.
Acne: causata da un eccesso di androgeni, ormoni maschili.
Irsutismo: crescita eccessiva di peli su viso, petto e altre aree tipicamente maschili.
Aumento di peso: spesso localizzato a livello addominale.
Calvizie di tipo maschile: assottigliamento dei capelli e recessione della linea frontale.
Secchezza vaginale: a causa della carenza di estrogeni.
Sbalzi d’umore: causati dalle fluttuazioni ormonali.
Dolore pelvico: può essere presente, soprattutto se l’oligomenorrea è causata da condizioni come l’endometriosi.
Aumento della pressione sanguigna: in alcuni casi, soprattutto se associato a resistenza all’insulina.
Aumento del colesterolo: può essere correlato a condizioni come la sindrome dell’ovaio policistico.
Fatica cronica: sensazione di stanchezza persistente.
Depressione e ansia: i cambiamenti ormonali e l’impatto sulla qualità di vita possono contribuire a disturbi dell’umore.
Diagnosi dell’Oligomenorrea
La diagnosi di oligomenorrea, ovvero l’allungamento del ciclo mestruale oltre i 35 giorni, richiede un approccio accurato e multidisciplinare. Il medico, attraverso una serie di valutazioni, cercherà di individuare la causa sottostante all’irregolarità del ciclo.
Inizialmente, il medico effettuerà una valutazione anamnestica, ovvero una raccolta dettagliata della storia mestruale della paziente, indagando sulla durata e regolarità dei cicli passati, sulla presenza di altri sintomi come dolori pelvici, acne o irsutismo, e sulla storia familiare e personale.
Successivamente, verrà eseguito un esame obiettivo, durante il quale il medico valuterà i segni fisici associati all’oligomenorrea, come l’acne, l’irsutismo o eventuali ingrossamenti tiroidei.
Per confermare la diagnosi e individuare la causa sottostante, potrebbero essere necessari diversi esami:
Esami del sangue: per valutare i livelli ormonali (FSH, LH, estradiolo, progesterone, testosterone), la funzionalità tiroidea e la presenza di eventuali infezioni o marcatori infiammatori.
Ecografia transvaginale: per visualizzare l’utero, le ovaie e rilevare eventuali anomalie come cisti, fibromi o altre patologie.
Isterosalpingografia: un esame radiologico che utilizza un mezzo di contrasto per visualizzare l’utero e le tube di Falloppio, evidenziando eventuali ostruzioni.
Isteroscopia: un esame che permette di visualizzare direttamente la cavità uterina, individuando eventuali polipi o altre anomalie.
Laparoscopia: un intervento chirurgico mini-invasivo che consente di visualizzare direttamente gli organi pelvici e prelevare campioni di tessuto per un esame istologico.
Perché è importante la diagnosi?
Una diagnosi accurata è fondamentale per individuare la causa sottostante all’oligomenorrea e impostare un trattamento adeguato. Le possibili cause sono molteplici e possono includere squilibri ormonali, patologie uterine, disturbi alimentari, stress e altre condizioni.
Trattamento dell’oligomenorrea
Il trattamento dell’oligomenorrea varia significativamente a seconda della causa sottostante. L’obiettivo principale è quello di ristabilire un ciclo mestruale regolare e trattare eventuali patologie associate.
Terapia farmacologica:
Spesso, la prima linea di trattamento consiste nella somministrazione di farmaci che aiutano a riequilibrare i livelli ormonali. A seconda della causa sottostante, possono essere prescritti:
Induttori dell’ovulazione: come il clomifene, stimolano le ovaie a produrre un ovulo.
Contraccettivi orali: possono essere utilizzati per regolare il ciclo mestruale e trattare alcune cause di oligomenorrea, come la PCOS.
Ormoni tiroidei: nel caso di ipotiroidismo, la somministrazione di ormoni tiroidei ripristina la normale funzionalità tiroidea e può regolare il ciclo mestruale.
Modifiche dello stile di vita:
Un approccio olistico al trattamento dell’oligomenorrea spesso include modifiche allo stile di vita:
Perdita di peso: soprattutto nelle donne con PCOS, la perdita di peso può migliorare la sensibilità all’insulina e regolare il ciclo mestruale.
Dieta equilibrata: un’alimentazione sana e varia può contribuire a stabilizzare i livelli ormonali.
Attività fisica regolare: l’esercizio fisico moderato può migliorare la salute generale e la sensibilità all’insulina.
Riduzione dello stress: tecniche di rilassamento come lo yoga o la meditazione possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare la regolarità del ciclo mestruale.
Chirurgia:
In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. Ad esempio, se l’oligomenorrea è causata da fibromi uterini o endometriosi, la chirurgia può essere indicata per rimuovere le lesioni.
Tecniche di procreazione medicalmente assistita:
Se l’oligomenorrea è causata da un’infertilità severa, possono essere necessarie tecniche come la fecondazione in vitro (FIV).
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