Pot – pourri
Anche se servono solo a profumare un ambiente, i pot – pourri meritano comunque un discorso a parte perché sono molto versatili e, una volta preparati, possono essere lasciati per vario tempo nella stanza senza bisogno di curare lumini o controllare il livello di acqua delle vaschette. È sufficiente, ogni tanto, aggiungere un po’ di olio essenziale per rinnovare il profumo. Potete acquistare dei pot – pourri già pronti e poi rivitalizzarli quando necessario con l’olio essenziale. In alternativa potete preparare voi stessi delle miscele di fiori secchi secondo il vostro gusto, e cospargerle di oli essenziali perché profumino maggiormente. Allo stesso modo si possono rivitalizzare dei pot- pourrì che, con il tempo, abbiano perso il loro aroma: in questo caso occorre diluire una o due gocce di olio essenziale in olio di mandorle o in brandy tiepido e mescolarli con i fiori del pot- pourri. Ogni volta che unite olio essenziale a un pot-pourri, procedete con un cautela e verificate l’effetto ottenuto prima di aggiungerne eventualmente, dell’altro.
Se i pot pourri che si trovano già pronti in commercio non vi soddisfano potete prepararli voi stessi, visto che non è difficile né problematico.
Due sono le tecniche principali: il metodo detto secco e quello
detto umido, entrambi semplici ed efficaci. Qualunque sia il metodo scelto, il primo passo consiste nel munirsi di cestello e forbici e aspettare una mattinata asciutta, prima che il sole comincia a battere e dopo che la rugiada è evaporata. Allora si può partire
alla raccolta.
Un cestello carico carico di..
Gli ingredienti di ogni pot- pourri che si rispetti sono i seguenti.
I fiori soprattutto rose e spighe di lavanda che, oltre ad essere profumate fanno anche volume. Vanno benissimo anche altri fiori, come quelli di caprifoglio o i mughetti, che però tendono un po’ a sparire, si notano poco. Ci sono poi dei fiori che non hanno un particolare odore ma sono ottimi per conferire al pot – pourri un bel colore vivace. Fra questi la calendula, di un bel arancio intenso, e il fiordaliso, con il suo azzurro carico. I fiori piccoli e le spighette come quelle della lavanda si usano interi, quelli grossi sfogliati;
è possibile usare anche dei boccioli secchi di rosa, che sono molto ornamentali. Per prepararli cogliete un mazzetto di rose in boccio, scegliendone di vari colori. Appendete il mazzetto a testa in giù in un locale ombroso e ventilato, dove lascerete per circa una settimana.
Le foglie di piante aromatiche, quali basilico e menta è bene aggiungerle con cautela per evitare che il loro forte odore soverchi profumi di altri fiori. Quanto alle foglie più grandi, una volta seccate spezzatene qualcuna, affinché rilascino più aroma; le altre, lasciatele intere, saranno comunque profumate e per di più ornamentali.
I legni aromatici : spezie, trucioli di legno di cedro o di sandalo, radici, il tutto bene essiccato e triturato. Alcuni tipi di spezie quali bastoncini di cannella, anice stellato, noce moscata e chiodo di garofano possono essere lasciati in parti intere, perché più decorativi.
La frutta ornamentale: gli agrumi vanno pelati sottilmente lasciando la parte bianca sul frutto. La scorza deve essere tagliata a spirale o a spicchi e poi fatta essiccare. Si usa anche frantumata. In commercio si trovano fette di limone, di arancia, e di mele essiccate e lucidate: sono molto decorative e fanno volume.
Assicuriamo il profumo
Per essere certi che il profumo dei fiori non svanisca troppo in fretta occorre ricorrere a dei fissatori. In passato quelli usati erano soprattutto di origine animale ma, poiché le alternative sono varie, è meglio lasciare in pace i poveri animali. Molto valide sono le radici di giaggiolo e di angelica: vanno essiccate, sbucciate e pestate finemente e aggiunte al pot-pourrri pure nella porzione di 1 a 4 o 1 a 5. Oppure si possono usare le resine : incenso benzoino, mirra, storace nella proporzione di 1 a 8. Anche il sale grosso è un fissatore, è proprio questo viene usato per il metodo umido.
Si può evitare di aggiungere la radice di giaggiolo o di angelica al pot- pourri ottenuto con il metodo umido, tuttavia è consigliabile unirvi qualche resina, altrimenti dosare sale e fissare in modo da ottenere sempre la proporzione 1 a 3. Invece nel pot- pourri ottenuto con il metodo secco i fissatori non possono mancare. Quanto gli oli essenziali, utili per ravvivare il profumo del pot-pourri, bisogna stare attenti a non eccedere quando li si aggiunge, altrimenti prendono il sopravvento su tutto il resto. I migliori oli fissatori sono quelli di camomilla romana, salvia sclarea e sandalo.
Il metodo umido
E’ questo il metodo adottato tradizionalmente. Subito dopo la raccolta si procede all‘essiccazione dei fiori o delle foglie. Questi devono essere disposti in un solo strato su una griglia a maglie sottili, in un locale arieggiato e ombroso. Due giorni sono sufficienti perché fiori e foglie comincino a seccare. E, a questo punto si trasferiscono in un capiente vaso di vetro o di coccio munito di coperchio. Alternate i vegetali con strati di sale marino grosso non iodato, nella proporzione di 1 a 3 a vantaggio dei fiori e delle foglie. E, potete unire eventualmente anche un fissatore e delle resine , ma in tal caso dovete diminuire la quantità di sale, perché la proporzione di 1 a 3 deve restare invariata. Nel recipiente, i vegetali vanno lasciati macerare (non a caso pot-pourri significa letteralmente “vaso fermentato”) per una decina di giorni, rimestandoli spesso. Alla fine ci aggiungi un fissatore e una o due spezie, rispettando i gusti personali e gli accostamenti migliori. Questi fiori e foglie fungono da base per successive aggiunte: dopo un mese potrete infatti aggiungere altri ingredienti, questa volta essiccati completamente. Non bisogna dimenticare di dare una rimestata di tanto in tanto. E’ ora la volta degli oli essenziali. Dopo un periodo di riposo di 15 giorni il pot-pourri sarà pronto. Basta trasferirlo in una ciotola alta, ed eventualmente coprirlo nei periodi di lunga assenza affinché conservi maggiormente il suo squisito aroma.
Il metodo secco
Dopo avere il raccolto i fiori e le foglie, li si dispone sulla solita griglia e li si fa essiccare perfettamente nel solito locale arioso e ombreggiato. Quando sono pronti li si mette in un vaso con il tappo, mescolandoli immediatamente con i fissatori e oli essenziali. Il pot – pourri sarà pronto in un mese. E, nel frattempo, provvedete rimestarlo perché si impregni uniformemente di profumi e fissatori.
NATALE DORATO
Ingredienti
150 g di fiori gialli (di rosa, narciso, viola del pensiero, ginestra, calendula, camomilla dei tintori, caprifoglio), 50 g di fiori interi di ibisco, qualche foglia di alloro, 20 g di scorza d’arancia essiccata più un cucchiaino in polvere, 35 grammi di sale grosso, 20 g di cannella in stecche intere, 15 g di baccello di vaniglia pestato o un cucchiaino di resina di benzoino, 3 gocce di cannella e 3 di arancio dolce.
Preparate il pot – pourri con il metodo umido.
Volendo, potete aggiungere anche delle pignette colorate, alcune capsule argentate di eucalipto e qualche pallina rossa: avete così un pot-pourri gradevolmente profumato allegramente colorato, perfettamente in accordo con il periodo natalizio.
Metodo secco
200 g di foglie e fiori
70 g di sale grosso
6 gocce di olio essenziale
Metodo umido
200 g di foglie e fiori
50 g di fissatore
25 g di resine,
6 gocce di olio essenziale
NATALE DORATO
Ingredienti
150 g di fiori gialli (di rosa, narciso, viola del pensiero, ginestra, calendula, camomilla dei tintori, caprifoglio), 50 g di fiori interi di ibisco, qualche foglia di alloro, 20 g di scorza d’arancia essiccata più un cucchiaino in polvere, 35 grammi di sale grosso, 20 g di cannella in stecche intere, 15 g di baccello di vaniglia pestato o un cucchiaino di resina di benzoino, 3 gocce di cannella e 3 di arancio dolce.
Preparate il pot – pourri con il metodo umido.
Volendo, potete aggiungere anche delle pignette colorate, alcune capsule argentate di eucalipto e qualche pallina rossa: avete così un pot-pourri gradevolmente profumato allegramente colorato, perfettamente in accordo con il periodo natalizio.
( Tratto da: Aromaterapia di Giuliana Lomazzi)