Sarcoma di Kaposi: sintomi e terapia
Che cos’è il sarcoma di Kaposi?
Il sarcoma di Kaposi è un affezione considerata rara ma relativamente frequente in Italia, nell’Europa centro- orientale ed in Africa, sebbene pare si stia verificando , negli ultimi anni, una diffusione epidemica in aree geografiche quali l’America del nord, dove un tempo era praticamente sconosciuta. Recentemente viene da molti accreditata l’ipotesi di un’ origine virale di questa malattia su un terreno di immunodeficienza, ipotesi che sarebbe dimostrata dalla sua diffusione di tipo endemico tra gli omosessuali con ridotte capacità di difesa immunitaria, in cui il sarcoma di Kaposi si manifesta nel quadro della cosiddetta AIDS. assieme ad altre manifestazioni virali (poliadenopatia, polmonite atipica ecc..) con una prognosi grave e spesso infausta.
In quali forme manifesta il sarcoma di Kaposi?
Si manifesta in quattro forme principali:
- Sarcoma di Kaposi classico(sporadico)
Colpisce individui anziani e di sesso maschile. Si localizza, prevalentemente, nella cute degli arti inferiori e la cute delle estremità distali con uno più lesioni cutanee. La prognosi è sostanzialmente buona.
- Sarcoma di Kaposi linfoadenopatico
Endemico dell’Africa equatoriale, colpisce l’età giovanile con interessamento dei linfonodi cervicali, inguinali e dell’ilo polmonare e costituisce circa il 10% delle neoplasie maligne di quel continente.
- Sarcoma di Kaposi associato a terapia immunosoppressiva
Colpisce soggetti trapiantati di organo ed è grave.
- Sarcoma di Kaposi AIDS correlato
Caratteristicamente a localizzazione cutanea multipla. Le lesioni, singole o multiple, si localizzano nel 95% dei casi a livello del palato duro. Le lesioni si presentano inizialmente come macule o chiazze rotondo-ovalari, di colore rosso-violaceo, nerastre o bluastre non rilevate, con il tempo diventano lesioni esofitiche nodulari scure, e, in alcuni casi possono ulcerarsi.Una significativa proporzione di pazienti con quest’ultima forma sviluppa anche lesioni viscerali, principalmente per il tratto digestivo e nei linfonodi.
Trattamento
La terapia è principalmente di tipo farmacologico (citostatici, immunostimolanti) e radiante, ma anche la chirurgia può avere un’ indicazione valida nelle forme localizzato oppure, a scopo sintomatico palliativo, per ridurre le dimensioni di grosse placche o lesioni fastidioso sanguinanti. Nelle lesioni localizzate sono indicate la radioterapia, i gel topici (alitrentinoin), le iniezioni intralesionali (vinblastina o bleomicina), la chirurgia e la crioterapia. L’obiettivo primario del trattamento è rispristinare l’immunità. La terapia antiretrovirale è sempre indicata nei pazienti con KS-AIDS per prevenire o ridurre le lesioni.
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