SALUTE

Stretta di mano: può mettere a repentaglio la nostra salute?



 

La stretta di mano: Un gesto apparentemente innocuo

 

Salutare una persona stringendole la mano oppure toccare oggetti abituali che consideriamo sicuri, come la maniglia del tram, il cellulare, il mouse e la tastiera del computer, ma che in realtà pullulano di germi e di batteri possono trasmetterci, proprio attraverso le mani, fastidiose infezioni. Attenzione quindi a dove mettiamo le mani, e anche a stringerle senza qualche accortezza.

 

Perché le mani possono trasmettere le infezioni?

Le mani sono un punto di passaggio che facilita la veicolazione di germi e di batteri. Questo avviene perché, molte volte involontariamente, con le mani tocchiamo la bocca o gli occhi.

Che cosa accade in questi casi?

I germi che sono sulle mani entrano in contatto con le mucose interne della bocca e qui trovano un ambiente caldo in cui possono attecchire più facilmente e dare origini a vari disturbi.



Quali malattie si possono trasmettere o prendere toccando o stringendo le mani?

Il rischio non è soltanto di essere contagiati da affezioni respiratorie, e perciò raffreddore, tosse, influenza, ma è quello di prendersi tutti i disturbi a trasmissione feco-orale, chiamati così perché l’agente infettante entra nel corpo attraverso la bocca ed è eliminato attraverso le feci. Si tratta di malattie come la salmonellosi e le gastroenteriti, che causano disturbi gastrointestinali, dalla diarrea al vomito. Gli stafilococchi o gli streptococchi che sono i batteri più comuni contenuti nelle mani, possono essere portatori di infezioni cutanee, tonsillari, faringee; mentre, come spesso erroneamente si crede una stretta di mano non è sufficiente per contrarre malattie più serie come virus dell’epatite B e C o l’ Hiv. Qualche rischio invece esiste per l’epatite A che, se si trova nella fase di incubazione o al suo inizio quando i  virus eliminati con le feci sono in quantità elevate essendo a trasmissione oro-fecale, potrebbe essere trasmessa  anche da mani non lavate. 
A volte basta semplicemente una stretta di mano per essere contagiati con il papilloma virus umano (HPV) che può far comparire le verruche.







Una persona con tagli sulle mani rischia più facilmente di ammalarsi toccando oggetti e stringendo le mani di altri?

Sicuramente. La pelle integra è una barriera importante per prevenire le infezioni, per questo conviene sempre disinfettare bene la ferita e coprire il taglio con un cerotto per evitare che si infetti.



Le mani infette posso sono provocare anche infezione all’occhio?


Toccare gli occhi con le mani sporche può causare infiammazione della congiuntiva, cioè della mucosa delle palpebre. Per questo si raccomanda di tenere sempre le mani lontano dal proprio corpo.

 

Se si stringe la mano a qualcuno che appena starnutito? 

Si raccomanda di lavarsi le mani subito o appena possibile. La sua efficacia per la riduzione dell’influenza e anche delle altre infezioni è stata ampiamente dimostrata dagli studi scientifici.


Ma perché è così importante lavarsi le mani per prevenire le malattie?

Perché così facendo si riesce  a eliminare dalla superficie della pelle la cosiddetta  flora batterica transitoria, cioè i germi e  i virus che con il contatto continuo con gli oggetti, con superficie e con altre persone già contagiate vengono “caricate”sulla pelle delle mani.



Come lavare le mani per assicurarsi un’efficace protezione da germi e batteri?

Per eliminare la flora batterica sulle mani è sufficiente lavarle con tanta acqua e sapone. È molto importante però, prima inumidire le mani e poi lavarle con il sapone per almeno 30 secondi, passando bene anche negli spazi tra le dita dove spesso si annidano grandi quantità di batteri. Invece è stato calcolato che le persone lavano le mani per 10, al massimo 20 secondi, un tempo insufficiente per garantire una buona igiene. Al termine le mani vanno risciacquate molto bene e  asciugate con particolare attenzione.


Perché asciugarle accuratamente?

Perché le mani che rimangono umide trattengono virus e batteri un po’ come un panno bagnato fa con la polvere. Quindi asciugarle con un asciugamano pulito e se si è in un luogo pubblico si può utilizzare la carta usa e getta.

 

Quante volte lavare le mani nel corso della giornata?

Non c’è numero fisso di volte anche perché altrimenti lavarle di continuo diventerebbe una mania. Lavarle sempre in particolari momenti della giornata, quando ci sono situazioni a rischio.

 

 

Quando lavarle in particolare?

 

Lavarle prima di fare da mangiare e anche dopo aver preparato 
da mangiare soprattutto se si sono cucinati pollame, carne e pesce crudo; dopo essere andati in bagno, dopo essere usciti dalla metropolitana o essere scesi dal tram, prima e dopo i pasti, al termine del lavoro al computer;  naturalmente, dopo uno  starnuto 
o un colpo di tosse. 




Bisogna utilizzare un sapone igiene igienizzante in gel 
quando non ci si può lavare le mani con acqua e sapone?


Il gel è una buona alternativa soltanto quando non si ha a disposizione l’acqua per lavarsi. Ma non bisogna usarlo come abitudine, perché, a lungo andare, può indebolire le difese della pelle e determinare spiacevoli effetti collaterali come arrossamenti e irritazioni. 

Oltre a questo accorgimenti, l’unica prevenzione possibile 
dunque è  proteggersi le mani indossando un paio di guanti?

Si, ma bisogna comunque tenere conto che togliendo e mettendo i guanti si tocca un indumento che può essere stato a contatto con virus e germi. A questo proposito si ricorda che persino i guanti che che indossano i medici, e che sono un compromesso tra la sensibilità tattile e la protezione, devono essere sostituiti ogni 
due ore perché la protezione svanisce. 

Ci sono categorie di persone che rischiano maggiormente di prendere infezioni trasmesse dalle mani?

 Le persone in età, i bambini e chi, in generale ha difese   immunitarie un po’ basse. Per rendere il corpo più forte contro questo infezioni un’alimentazione sana e corretta è sempre indispensabile per il nostro benessere. Mangiare quindi agrumi, cavoli, broccoli, peperoni, carote, zucche e spinaci che contengono magnesio, zinco, selenio, vitamina C e vitamina del gruppo B, che aiutano a rinforzare le difese immunitarie e ad essere meno vulnerabili di fronte  ai virus. Consumare anche i probiotici, cioè microorganismi in grado di combattere le aggressioni di virus e di batteri. I probiotici sono contenuti anche negli yogurt e stimolano la  risposta immunitaria nel corpo.

 

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