Toracentesi: procedura e complicanze
Generalità
La toracentesi consiste nel prelievo transtoracico del liquido presente nel cavo pleurico (versamento) mediante suzione con una siringa sterile. La toracenetesi è una metodica che necessita pertanto di una condizione di versamento pleurico e può essere utilizzata in caso di sospetta infezione polmonare con interessamento pleuritico o pleurite infettiva, oppure in caso di neoplasia polmonare con estensione pleurica, mesotelioma o metastasi pleuriche da neoplasia in altra sede e linfoma. Tale manovra può essere eseguita a scopo terapeutico, nel caso si voglia evacuare un versamento pleurico cospicuo tale da compromettere la funzione respiratoria del paziente, oppure a scopo diagnostico al fine di ottenere un campione del versamento su cui seguire degli accertamenti diagnostici.
Controindicazioni
Controindicazioni assolute
- Difetti coagulativi non correggibili
- Paziente non collaborante
- Mancata certezza dell’esatta localizzazione del versamento
- Inesperienza dell’operatore
- Infezione in sede di puntura.
Controindicazioni relative
- Presenza di bolle da enfisema
- Paziente ventilato (PEEP)
- Presenza di un solo polmone
- Sollevamento dell’ emidiaframma dal lato della toracentesi
- Rottura del diaframma
- In caso di aderenze pleuriche è necessaria estrema prudenza (rischio di perforare la pleura viscerale)
- Pneumotorace (la toracentesi per trattare lo pneumotorace iperteso dev’essere praticata esclusivamente da medici esperti nel settore, poiché la procedura può rivelarsi pericolosa).
Esecuzione dell’intervento
Il medico specialista prima dell’intervento procederà a rilevare:
- Pressione arteriosa
- Stato emotivo del paziente
- Accurato esame obiettivo toracico
- Esamina delle radiografie del torace recenti anteriore e laterale
- La presenza di controindicazioni
- Accertarsi che non esiste allergia all’anestesia locale
- Informare il paziente onde ottenere il consenso e la collaborazione
La toracentesi viene seguita attraverso l’uso di:
- Ago montato su siringa
- Inserzione di un catetere attraverso l’ ago o montato su ago
- Ago o catetere sotto diretto controllo ultrasonografico.
Procedura
Il pazienza seduto, leggermente piegato in avanti, con i piedi appoggiati su un gradino di scaletta o su di una sedia, utile fare abbracciare il paziente 1-2 cuscini; fondamentale ottenere la collaborazione del paziente e di un assistente che tenga il paziente in posizione. Puntura tra la linea ascellare posteriore e la mediascapolare alcuni centimetri al di sotto del margine superiore del versamento. Il medico introduce un ago tra due coste nella cavità toracica, ma non nel polmone; il medico aspira una piccola quantità di liquido con una siringa. Prima di introdurre l’ago si effettua un’anestesia locale, per cui, al di là del piccolo disagio legato all’iniezione, si sente solo un leggero dolore o un senso di pressione al momento della penetrazione dell’ago e dell’aspirazione del liquido. Alla fine della procedura il medico rimuove l’ago e medica il paziente che resta in osservazione; se non manifesta alcun tipo di problema può essere dimesso con indicazioni di evitare gli sforzi. E’ buona norma che il paziente sia accompgnato da un familiare soprattutto se è anziano. Indolenzimento nella zona interessata che tende a scomparire spontaneamente.
Complicazioni
Si tratta di procedure sicure, anche se in rari casi è possibile che si verifichino complicazioni.
Le complicazioni principali possono essere:
- Pneumotorace per lacerazione del polmone o ingresso di aria nel corso della toracentesi
- Ipotensione precoce da reazione vagale o tardiva per rapido riformarsi del versamento e conseguenze ipovolemia
- Ipossia per perfusione di zone di polmone atelettasico o edematoso
- Emotorace per lacerazione del polmone
- Emoperitoneo per lacerazione del fegato della milza
- Infezione
- Emottisi
- Edema polmonare
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