Malattie neurologiche

Trauma cranico: Cause, Sintomi e Rischi

Trauma cranico: cos’è? 

Un trauma cranico è una lesione o danno che colpisce il cranio, il cervello o entrambi a seguito di un colpo, una caduta, un incidente automobilistico o un’altra situazione traumatica che coinvolge la testa. I traumi cranici possono essere di diversi tipi e gravità, da lievi (come una commozione cerebrale) a gravi (come un’emorragia cerebrale o una frattura cranica).

Il trauma cranico rappresenta una realtà purtroppo frequente, con conseguenze che possono variare da lievi a gravi, in alcuni casi anche mortali.

 

 

 

Tipi di trauma cranico

  • Lesioni chiuse: la testa subisce un colpo violento senza che la teca cranica venga perforata. Sono le più frequenti e possono causare danni cerebrali di diversa entità (commozione cerebrale, contusione cerebrale, ematoma intracranico).
  • Lesioni penetranti: un oggetto contundente o appuntito perfora la teca cranica, causando danni diretti al cervello. Queste lesioni sono meno frequenti, ma generalmente più gravi.

Meccanismi di lesione:

  • Colpo diretto: la testa viene colpita direttamente da un oggetto in movimento.
  • Accelerazione/Decelerazione: la testa subisce un movimento rapido e improvviso, senza impatto diretto. Questo può causare lo stiramento o lo strappo dei tessuti cerebrali.
  • Rotazione: la testa ruota rapidamente e bruscamente, causando danni ai tessuti cerebrali.

Incidenza del trauma cranico: dati globali e in Italia

Il trauma cranico rappresenta un problema di salute pubblica di rilevanza globale.

Si stima che ogni anno circa 70 milioni di persone nel mondo subiscano un trauma cranico, con circa 13 milioni di casi di moderata o grave entità.

In Europa, si verificano circa 500 casi di trauma cranico ogni 100.000 abitanti, con un’incidenza che varia considerevolmente tra i diversi paesi.

In Italia, i dati Istat indicano che circa 250 persone ogni 100.000 abitanti vengono ricoverate ogni anno per trauma cranico.

La mortalità associata a questa condizione è di circa 17 casi per 100.000 abitanti.

Sintomi del trauma cranico

Il trauma cranico può causare una vasta gamma di sintomi, che variano in gravità a seconda dell’entità della lesione.

Non tutti i traumi cranici causano tutti i sintomi elencati di seguito. Alcune persone potrebbero manifestare solo alcuni dei sintomi, mentre altre potrebbero non averne nessuno.

Sintomi comuni del trauma cranico:

Generali:

  • Perdita di coscienza: può durare da pochi secondi a diversi minuti o addirittura ore, a seconda della gravità del trauma.
  • Mal di testa: può essere lieve o grave e persistere per giorni o settimane.
  • Vertigini: sensazione di rotolamento o instabilità.
  • Nausea e vomito.
  • Confusione: difficoltà a pensare chiaramente o a ricordare eventi recenti.
  • Difficoltà di concentrazione: difficoltà a concentrarsi su un compito o a seguire una conversazione.
  • Sonnolenza o letargia: eccessiva stanchezza o difficoltà a rimanere svegli.
  • Disturbi del sonno: difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati, oppure sonno eccessivo.
  • Cambiamenti di umore: irritabilità, tristezza o ansia.

Neurologici:

  • Problemi di linguaggio: difficoltà a parlare o a trovare le parole giuste.
  • Problemi di vista: visione offuscata, doppia visione o sensibilità alla luce.
  • Problemi di udito: ronzio nelle orecchie o difficoltà a sentire.
  • Debolezza o intorpidimento: debolezza o mancanza di sensibilità in un braccio o una gamba.
  • Convulsioni: crisi epilettiche.

Altri sintomi:

  • Fuga di liquido dalle orecchie o dal naso: può indicare una frattura della base del cranio.
  • Sangue dal naso o dalle orecchie.
  • Gonfiore o lividi intorno agli occhi o alle orecchie.
  • Difficoltà a camminare o a mantenere l’equilibrio.
  • Comportamento anomalo o aggressivo.

Anche un trauma cranico apparentemente insignificante potrebbe nascondere danni cerebrali gravi che necessitano di un trattamento tempestivo.

Possibili cause di trauma cranico

Il trauma cranico può essere causato da una vasta gamma di eventi che provocano un colpo alla testa o una lesione interna al cranio.

Le cause più comuni sono:

  • Incidenti stradali: rappresentano la principale causa di trauma cranico, soprattutto per i giovani adulti. L’impatto violento del veicolo contro un altro veicolo, un ostacolo o un pedone può causare lesioni gravi alla testa.
  • Cadute: le cadute accidentali, in particolare in casa o tra gli anziani, sono un’altra frequente causa di trauma cranico. La caduta da scale, scivolamenti su pavimenti bagnati o perdita di equilibrio possono provocare colpi alla testa di diversa gravità.
  • Attività sportive: sport da contatto, come il calcio, il rugby o il ciclismo, possono comportare un rischio di trauma cranico a causa di collisioni con altri giocatori, cadute o colpi con la palla o con l’attrezzatura sportiva.
  • Aggressioni: violenza domestica, aggressioni per strada o rapine possono causare traumi cranici di diversa gravità a causa di colpi alla testa con oggetti contundenti o armi.
  • Incidenti sul lavoro: cadute dall’alto, colpi con macchinari o incidenti con mezzi di trasporto possono verificarsi in ambito lavorativo, causando traumi cranici.

Classificazione e Tipi di Trauma Cranico

La gravità del trauma cranico può variare da lieve a grave, con conseguenze che possono andare da una semplice commozione cerebrale a danni cerebrali permanenti o addirittura alla morte.

Classificazione del Trauma Cranico:

Esistono diversi modi per classificare il trauma cranico, in base a diversi criteri:

1. Meccanismo del trauma:

  • Trauma cranico chiuso: la testa subisce un colpo violento senza che la teca cranica venga perforata. È il tipo più comune di trauma cranico.
  • Trauma cranico penetrante: un oggetto contundente o appuntito perfora la teca cranica, causando danni diretti al cervello. È meno frequente, ma generalmente più grave.

2. Gravità del trauma:

  • Lieve (commozione cerebrale): perdita di coscienza di breve durata (pochi secondi o minuti), confusione, mal di testa e nausea. La maggior parte delle persone guarisce completamente senza conseguenze a lungo termine.
  • Moderato (contusione cerebrale): perdita di coscienza più prolungata (minuti o ore), amnesia, vomito, disturbi del linguaggio e della coordinazione. Richiede cure mediche e può causare deficit neurologici permanenti.
  • Grave (ematoma intracranico): perdita di coscienza prolungata o coma, paralisi, convulsioni e possibile esito fatale. Richiede un intervento chirurgico immediato e può causare gravi disabilità permanenti o la morte.

3. Localizzazione del trauma:

  • Trauma cranico focale: il danno interessa una sola particolare area del cervello.
  • Trauma cranico diffuso: il danno interessa molteplici aree cerebrali.

4. Tipo di lesione cerebrale:

  • Commozione cerebrale: funzione cerebrale temporaneamente alterata, senza danni strutturali evidenti.
  • Contusione cerebrale: danno ai tessuti cerebrali, con possibile sanguinamento (ematoma) o gonfiore (edema).
  • Lacerazione cerebrale: taglio profondo nel tessuto cerebrale.
  • Ematoma intracranico: raccolta di sangue all’interno del cranio, che può esercitare pressione sul cervello.

Tipi Specifici di Trauma Cranico:

Oltre alla classificazione generica, esistono alcuni tipi specifici di trauma cranico che meritano attenzione:

  • Sindrome da colpo alla testa: causata da un colpo alla testa che non provoca perdita di coscienza o amnesia, ma può causare sintomi come mal di testa, vertigini, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno.
  • Trauma cranico esplosivo: causato da un’esplosione, che può causare danni cerebrali diffusi e lesioni alle orecchie e ai seni paranasali.
  • Trauma cranico da accelerazione-decelerazione: causato da un movimento rapido e improvviso della testa, senza impatto diretto, che può causare danni ai tessuti cerebrali.
  • Trauma cranico in bambini: i bambini sono più vulnerabili al trauma cranico a causa della loro testa grande e delle ossa del cranio ancora in fase di sviluppo. Le lesioni possono essere più gravi e avere conseguenze a lungo termine sullo sviluppo.

 

Conseguenze e Complicazioni 

Le conseguenze e le complicazioni del trauma cranico (TC) possono variare notevolmente a seconda della gravità della lesione, dell’area del cervello colpita e delle caratteristiche individuali del paziente.

Non tutti i traumi cranici causano conseguenze gravi e permanenti.

Conseguenze immediate:

  • Commozione cerebrale: si tratta della forma più lieve di TC, caratterizzata da una breve perdita di coscienza (pochi secondi o minuti), confusione, mal di testa e nausea. La maggior parte delle persone con commozione cerebrale si riprende completamente senza conseguenze a lungo termine.
  • Contusione cerebrale: si tratta di una lesione più grave del cervello, che può causare danni ai tessuti cerebrali. I sintomi includono perdita di coscienza più prolungata (minuti o ore), amnesia, vomito, disturbi del linguaggio e della coordinazione. La guarigione può richiedere diverse settimane o mesi e, in alcuni casi, possono verificarsi deficit neurologici permanenti.
  • Ematoma intracranico: si tratta di una raccolta di sangue all’interno del cranio, che può esercitare pressione sul cervello e causare danni gravi o addirittura letali. I sintomi includono perdita di coscienza prolungata o coma, paralisi, convulsioni e deterioramento del livello di coscienza. Richiede un intervento chirurgico immediato per la rimozione del sangue e la decompressione del cervello.

Complicazioni a breve termine:

  • Infezioni: le infezioni cerebrali (meningite, ascesso cerebrale) sono una grave complicanza del TC, che possono svilupparsi a causa di una ferita aperta alla testa o di una frattura della base del cranio. I sintomi includono febbre, brividi, mal di testa, rigidità del collo e sonnolenza. Richiedono un trattamento antibiotico o antivirale endovenoso.
  • Crisi epilettiche: le convulsioni sono una frequente complicanza del TC, soprattutto nei casi più gravi. Possono verificarsi immediatamente dopo il trauma o anche in seguito, a distanza di giorni o settimane. Il trattamento farmacologico può essere necessario per prevenire ulteriori crisi.
  • Idrocefalo: si tratta di un accumulo di liquido cerebrospinale all’interno del cranio, che può causare aumento della pressione intracranica e danni cerebrali. I sintomi includono mal di testa, nausea, vomito, sonnolenza e incontinenza urinaria. Può richiedere l’inserimento di un drenaggio per rimuovere il liquido in eccesso.

Diagnosi 

La diagnosi del trauma cranico (TC) si basa su un’attenta valutazione del paziente che include:

Anamnesi:

  • Raccolta di informazioni dettagliate sull’evento traumatico, come il meccanismo del trauma, la perdita di coscienza, l’amnesia e la presenza di eventuali sintomi immediati.
  • Valutazione della storia medica del paziente, incluse eventuali condizioni preesistenti, farmaci assunti e allergie.

Esame fisico:

  • Valutazione dei segni vitali (pressione sanguigna, frequenza cardiaca, respirazione) e del livello di coscienza del paziente.
  • Esame neurologico completo per valutare le funzioni cerebrali, come la vista, l’udito, la forza muscolare, la coordinazione e la sensibilità.
  • Ricerca di segni fisici di trauma cranico, come emorragie, gonfiore, deformità e lividi alla testa.

Esami diagnostici:

  • Tomografia computerizzata (TC) cranica: è l’esame di imaging più comunemente utilizzato per il TC. Permette di visualizzare immagini dettagliate del cranio e del cervello, aiutando a identificare fratture, ematomi, contusioni e altre lesioni.
  • Risonanza magnetica (RM) cranica: può fornire immagini più dettagliate del cervello e dei tessuti molli rispetto alla TC, ed è particolarmente utile per identificare lesioni diffuse o danni ai tessuti cerebrali.
  • Radiografie del cranio: possono essere utili per identificare fratture delle ossa del cranio, ma non sono in grado di visualizzare lesioni all’interno del cervello.
  • Elettroencefalogramma (EEG): può essere utilizzato per valutare l’attività elettrica del cervello e identificare eventuali anomalie, come convulsioni o rallentamenti dell’attività cerebrale.
  • Esami del sangue: possono essere utilizzati per valutare la presenza di emorragia interna, infezioni o altri problemi medici che potrebbero essere associati al TC.

In alcuni casi, possono essere necessari esami specialistici più approfonditi, come:

  • Angiografia cerebrale: un esame che utilizza i raggi X per visualizzare i vasi sanguigni del cervello e identificare eventuali anomalie, come aneurismi o malformazioni vascolari.
  • Ventricolostomia: una procedura che prevede l’inserimento di un catetere nei ventricoli cerebrali per drenare il liquido cerebrospinale in eccesso, che può aumentare la pressione intracranica.

Non tutti i pazienti con TC necessitano di tutti gli esami elencati.

La scelta degli esami diagnostici da eseguire dipende dalla gravità del trauma, dai sintomi del paziente e dalle informazioni ottenute dall’anamnesi e dall’esame fisico.

Quando chiamare un medico dopo un trauma cranico

Rivolgersi immediatamente a un medico se si verifica uno qualsiasi dei seguenti dopo un trauma cranico:

  • Perdita di coscienza, anche se breve (pochi secondi o minuti)
  • Confusione o disorientamento
  • Convulsioni
  • Sonnolenza o letargia
  • Mal di testa persistente o grave
  • Vomito ripetuto
  • Difficoltà a parlare o camminare
  • Debolezza o intorpidimento su un lato del corpo
  • Perdita di udito o vista
  • Fuoriuscita di sangue o liquido chiaro dalle orecchie o dal naso
  • Ferita aperta alla testa
  • Deformazione o gonfiore visibile alla testa
  • Agitazione, aggressività o cambiamenti insoliti del comportamento
  • Peggioramento di qualsiasi sintomo nel tempo

Anche in assenza di questi sintomi gravi, è consigliabile consultare un medico dopo un trauma cranico, soprattutto se il trauma è stato causato da un colpo alla testa violento, da una caduta da un’altezza significativa o se si hanno dubbi sulla propria condizione.

Trattamento del Trauma Cranico

Il trattamento del trauma cranico (TC) varia a seconda della gravità del trauma, delle specifiche lesioni cerebrali e delle condizioni individuali del paziente.

Obiettivi principali del trattamento:

  • Stabilizzare le condizioni del paziente: garantire un flusso sanguigno adeguato al cervello, mantenere la respirazione e la pressione sanguigna e controllare eventuali convulsioni.
  • Riduire la pressione intracranica: evitare danni cerebrali secondari causati da gonfiore o sanguinamento all’interno del cranio.
  • Prevenire le complicanze: trattare eventuali infezioni, epilessia o altre complicanze che possono svilupparsi dopo il trauma.
  • Promuovere il recupero: aiutare il paziente a recuperare le funzioni cognitive, motorie e sensoriali compromesse dal trauma.

Fasi del trattamento:

1. Cure immediate:

  • Valutazione medica: stabilire la gravità del trauma e identificare eventuali lesioni cerebrali.
  • Rianimazione cardiopolmonare (RCP): se necessario, per ripristinare il flusso sanguigno e l’ossigeno al cervello.
  • Supporto ventilatorio: se il paziente non è in grado di respirare autonomamente, utilizzare un respiratore artificiale.
  • Controllo della pressione sanguigna: somministrare farmaci per abbassare o aumentare la pressione sanguigna, se necessario.
  • Somministrazione di farmaci: anticonvulsivanti per prevenire le convulsioni, diuretici per ridurre il gonfiore cerebrale e analgesici per controllare il dolore.

2. Intervento chirurgico:

In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per:

  • Rimuovere un ematoma intracranico: un’emorragia all’interno del cranio che può esercitare pressione sul cervello.
  • Riparare una frattura del cranio: un osso rotto del cranio che può danneggiare il cervello.
  • Rimozione di frammenti di osso o altri detriti dal cervello.

3. Riabilitazione:

Dopo la fase acuta del trattamento, la riabilitazione è fondamentale per aiutare il paziente a recuperare le funzioni compromesse dal trauma.

La riabilitazione può includere:

  • Fisioterapia: per migliorare la forza, la coordinazione e l’equilibrio.
  • Terapia occupazionale: per insegnare al paziente come svolgere le attività quotidiane.
  • Logopedia: per migliorare la comunicazione e la deglutizione.
  • Neuropsicologia: per valutare e trattare eventuali problemi cognitivi, come memoria, attenzione e concentrazione.
  • Supporto psicologico: per aiutare il paziente ad affrontare il trauma emotivo e psicologico del TC.

 

Prognosi e recupero

La prognosi e il recupero dopo un TC variano notevolmente da persona a persona, dipendendo dalla gravità del trauma, dall’età del paziente, dalle condizioni di salute preesistenti e dalla qualità delle cure ricevute.

  • Recupero completo: alcune persone con traumi cranici lievi si riprendono completamente senza conseguenze a lungo termine.
  • Recupero parziale: altre persone possono avere disabilità permanenti, come difficoltà cognitive, problemi motori o disturbi del comportamento.
  • Esito fatale: i traumi cranici gravi possono essere fatali, soprattutto se causano danni diffusi al cervello o se non vengono trattati tempestivamente.

 

Leggi anche

N.B.

Queste informazioni sono solo a scopo informativo e non sostituiscono il parere medico professionale. In caso di trauma cranico o di dubbi sulla prognosi o sul recupero, è fondamentale consultare un medico per una valutazione personalizzata.

Enable Notifications OK No thanks