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Malattie neurologiche

Tremore- Cause e Sintomi

Cos’è il tremore?

Il tremore è un movimento involontario, oscillatorio e ritmico di una parte del corpo, come le mani, la testa, la voce o le gambe. La frequenza e l’ampiezza del tremore possono variare da persona a persona e possono peggiorare con l’ansia, la fatica o lo stress.

Tipi di tremori

Esistono diverse tipologie di tremore, che possono essere classificate in base a diversi criteri, tra cui:

 

1. Causa del tremore:

 

Tremore fisiologico: causato da fattori temporanei come ansia, stress, stanchezza, caffeina, nicotina, alcol o basse temperature.

 

Tremore patologico: causato da disturbi del movimento, problemi neurologici, condizioni mediche sottostanti, farmaci o abuso di sostanze.

 

2. Momento di comparsa del tremore:

 

Tremore a riposo: si manifesta quando il corpo è fermo, come nel caso del morbo di Parkinson.

 

Tremore d’azione: si manifesta durante il movimento volontario, come nel caso del tremore essenziale.

 

Tremore posturale: si manifesta quando si mantiene una posizione contro la gravità, come tenere le braccia stese.

 

Tremore intenzionale: si manifesta durante movimenti specifici, come scrivere o bere.

 

3. Parte del corpo interessata:

 

Tremore alle mani: il tipo di tremore più comune, presente in diverse condizioni come il tremore essenziale, il morbo di Parkinson e l’ansia.

 

Tremore alla testa: tipico del Parkinson, ma può essere presente anche in altri disturbi del movimento come il tremore essenziale.

 

Tremore alla voce: noto come tremore vocale, può verificarsi durante il parlare e può essere associato a disturbi come il tremore essenziale e la distonia.

 

Tremore alle gambe: può essere presente nel tremore essenziale, nel morbo di Parkinson e in altre condizioni come la distrofia mioclonica di Unverricht-Lundgren.

 

4. Frequenza e ampiezza del tremore:

 

Tremore a bassa frequenza: frequenza inferiore ai 6 Hz, tipico del Parkinson.

 

Tremore ad alta frequenza: frequenza superiore ai 6 Hz, tipico del tremore essenziale.

 

Tremore fine: piccole oscillazioni, come nel tremore essenziale.

 

Tremore grossolano: oscillazioni più ampie, come nel Parkinson o nella distonia.

Esempi di alcuni tipi specifici di tremore:

 

Tremore essenziale: il più comune disturbo del movimento, caratterizzato da tremore alle mani, spesso peggiorato con il movimento volontario e alleviato a riposo.

 

Malattia di Parkinson: un disturbo neurodegenerativo che causa tremore a riposo, rigidità muscolare, bradicinesia (movimenti lenti) e alterazione dell’equilibrio.

 

Tremore distonico: causato da distonia, una condizione che provoca contrazioni muscolari involontarie e posture contorte, causando un tremore irregolare e variabile.

 

Tremore cerebellare: causato da danni al cervelletto, causando un tremore intenzionale, spesso accompagnato da problemi di coordinazione ed equilibrio.

 

Cause del tremore

Le cause del tremore possono essere diverse e includono:

 

1. Cause fisiologiche:

 

Ansia e stress: le emozioni intense possono attivare il sistema nervoso simpatico, causando un temporaneo aumento del tremore.

Stanchezza: la mancanza di riposo può portare a tremore alle mani o ad altre parti del corpo.

Caffeina, nicotina e alcol: queste sostanze possono aumentare temporaneamente il tremore.

Basse temperature: l’esposizione al freddo può causare tremore involontario per generare calore.

Farmaci: Alcuni farmaci, come i broncodilatatori o gli antidepressivi, possono causare tremore come effetto collaterale.

2. Cause patologiche:

 

Disturbi del movimento:

 

Malattia di Parkinson:un disturbo neurodegenerativo che causa tremore a riposo, rigidità muscolare, bradicinesia (movimenti lenti) e alterazione dell’equilibrio.

Tremore essenziale: il più comune disturbo del movimento, caratterizzato da tremore alle mani, spesso peggiorato con il movimento volontario e alleviato a riposo.

 

Distrofia mioclonica di Unverricht-Lundgren (UMD): una malattia genetica rara che causa tremore, corea (movimenti scomposti e involontari), distonia (contrazioni muscolari involontarie) e altri sintomi neurologici.

 

Atassia cerebellare: un gruppo di disturbi che colpiscono il cervelletto, causando problemi di coordinazione, equilibrio e tremore.

 

Altri problemi neurologici:

Problemi di salute sottostanti:

Farmaci:

 

Alcuni farmaci, come i farmaci antiepilettici o gli antipsicotici, possono causare tremore come effetto collaterale.

 

Abuso di alcol e droghe:

L’abuso cronico di alcol o droghe può causare tremore temporaneo o permanente.

 

Fattori di rischio:

Valutazione del tremore

La valutazione del tremore è un processo complesso che richiede un approccio multidisciplinare e coinvolge diversi professionisti sanitari, tra cui:

1. Medico di base: il primo punto di contatto è spesso il medico di base, che raccoglierà la tua anamnesi, valuterà i sintomi del tremore e può indirizzarti verso uno specialista appropriato, come un neurologo o un altro medico specializzato nei disturbi del movimento.

2. Neurologo: un neurologo è un medico specializzato nel sistema nervoso e nei disturbi del movimento. Può effettuare una valutazione neurologica completa, che include:

  • Esame fisico: valutazione del tremore, della coordinazione, dell’equilibrio, della forza muscolare e dei riflessi.
  • Test neurologici specifici: valutazione della funzione cognitiva, della memoria, del linguaggio e della sensibilità.
  • Esame del fondo oculare: per escludere eventuali problemi vascolari o neurologici.

3. Altri specialisti: A seconda della causa sospetta del tremore, potrebbero essere coinvolti altri specialisti, come:

 

  • Endocrinologo: se si sospettano problemi alla tiroide o altre ghiandole endocrine.
  • Cardiologo: se si sospettano problemi cardiaci o di circolazione.
  • Psichiatra: se si sospettano cause psicologiche o psichiatriche del tremore.

Esami diagnostici:

 

Esami del sangue: per escludere problemi di salute sottostanti come ipotiroidismo, ipoglicemia o malattie epatiche o renali.

 

  • Esami strumentali:

TAC o risonanza magnetica del cervello: per identificare eventuali anomalie strutturali nel cervello, come tumori, ictus o emorragie.

Elettromiografia (EMG): per valutare l’attività elettrica dei muscoli e dei nervi.

Polisonnografia: per valutare i disturbi del sonno che potrebbero contribuire al tremore.

 

Valutazione del tremore durante la visita medica:

 

Descrizione del tremore: il medico ti chiederà di descrivere il tremore in dettaglio, inclusa la parte del corpo interessata, la frequenza, l’ampiezza, i fattori scatenanti e i possibili miglioramenti o peggioramenti.

Osservazione del tremore: il medico osserverà il tremore mentre sei a riposo, durante il movimento e mentre mantieni diverse posizioni.

Manovre specifiche: il medico può farti eseguire alcune manovre per valutare meglio il tremore, come tenere le braccia stese o impugnare un oggetto.

Valutazione della scala del tremore: possono essere utilizzate scale specifiche per quantificare la gravità del tremore, come la scala Fahn-Tolosa per il Parkinson o la scala UPDRS per i disturbi del movimento.

 

Trattamento del tremore

Il trattamento del tremore dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Il medico, in genere un neurologo, dopo una diagnosi accurata, elaborerà un piano terapeutico personalizzato per te. In alcuni casi, potrebbe non essere necessario alcun trattamento.Tuttavia, se il tremore causa disagio o interferisce con le attività quotidiane, sono disponibili diverse opzioni di trattamento

Le opzioni di trattamento possono includere:

 

Farmaci:

  • Farmaci beta-bloccanti: propranololo.
  • Farmaci anticolinergici: primidone, benztropine.
  • Farmaci dopaminergici: levodopa (per il morbo di Parkinson).
  • Altri farmaci: anticonvulsivanti, benzodiazepine, tossina botulinica.

Terapia fisica:

  • Esercizi per migliorare coordinazione, equilibrio, forza muscolare e destrezza fine.

Interventi chirurgici:

 

  • Stimolazione cerebrale profonda (DBS): impianto di elettrodi nel cervello per inviare impulsi elettrici che modulano il tremore.
  • Talamotomia: lesione chirurgica di una specifica area del talamo.

Cambiamenti nello stile di vita:

  • Ridurre lo stress (yoga, meditazione).
  • Evitare i fattori scatenanti (caffeina, alcol, nicotina).
  • Sonno adeguato.
  • Dieta sana.
  • Esercizio fisico regolare.

 

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