La salute della donna

Infertilità femminile: che cos’è, sintomi e terapia

 

Cos’è l’infertilità femminile?

“L’infertilità, definita come l’incapacità di una coppia di concepire un figlio dopo un anno di rapporti sessuali regolari e non protetti, è un problema che colpisce molte donne. Le cause possono essere molteplici e includono fattori ormonali, anatomici e immunologici.

La riserva ovarica, ovvero il numero di ovociti presenti nelle ovaie, diminuisce con l’età, influenzando significativamente la fertilità femminile. Altri fattori di rischio includono patologie infiammatorie pelviche, endometriosi, fibromi uterini e disturbi dell’ovulazione.

È fondamentale distinguere tra infertilità primaria (mai avuta una gravidanza) e secondaria (ha già avuto gravidanze in passato). La diagnosi precoce e un approccio terapeutico personalizzato sono essenziali per aumentare le possibilità di concepimento.”

Quali sono le cause dell’infertilità femminile?

L’infertilità femminile può avere molteplici cause, spesso interconnesse e variabili da caso a caso.

Ecco alcune delle principali:

Cause ormonali e ovulatorie:

  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): un disturbo ormonale comune che può causare irregolarità mestruali, aumento dell’androgeni e difficoltà a ovulare.
  • Insufficienza ovarica precoce: menopausa precoce che porta a un esaurimento prematuro delle riserve ovariche.
  • Disturbi tiroidei: squilibri ormonali tiroidei possono interferire con la regolazione del ciclo mestruale e dell’ovulazione.
  • Iperprolattinemia: un eccesso di prolattina, un ormone prodotto dall’ipofisi, può inibire l’ovulazione.

Fattori anatomici:

  • Ostruzioni tubariche: causate da infezioni, endometriosi o precedenti interventi chirurgici, impediscono agli spermatozoi di raggiungere l’ovulo.
  • Endometriosi: crescita del tessuto endometriale al di fuori dell’utero, che può causare aderenze, infiammazione e difficoltà di impianto.
  • Malformazioni uterine: anomalie congenite dell’utero che possono interferire con l’impianto dell’ovulo fecondato.
  • Fibromi uterini: tumori benigni dell’utero che possono deformare la cavità uterina e ostacolare la gravidanza.
  • Polipi endometriali: piccole escrescenze benigne all’interno dell’utero che possono interferire con l’impianto.

Fattori immunologici:

-Anticorpi antispermatozoi: possono danneggiare gli spermatozoi e impedire la fecondazione.

 

Altri fattori:

  • Età: la fertilità femminile diminuisce con l’avanzare dell’età a causa del declino della riserva ovarica.
  • Stile di vita: fumo, alcol, sovrappeso, obesità, stress e una dieta scorretta possono influenzare negativamente la fertilità.
  • Farmaci: alcuni farmaci, come chemioterapici e immunosoppressori, possono danneggiare la fertilità.
  • Infezioni pelviche: infezioni non trattate possono causare danni alle tube di Falloppio e all’utero.

Diagnosi dell’infertilità femminile

La diagnosi dell’infertilità femminile è un processo che richiede una valutazione accurata da parte di uno specialista in ginecologia e ostetricia. L’obiettivo è individuare le cause sottostanti che impediscono il concepimento, al fine di poter impostare un trattamento adeguato.

 

Le fasi della diagnosi includono:

 

  1. Anamnesi dettagliata: lo specialista raccoglierà informazioni sulla storia medica della paziente, sul ciclo mestruale, su eventuali precedenti gravidanze, aborti o interventi chirurgici, sullo stile di vita e sull’eventuale presenza di fattori di rischio.
  2. Esame obiettivo: verrà effettuato un esame pelvico per valutare lo stato degli organi genitali interni ed esterni.

 

  1. Esami di laboratorio:

• Ormonali: per valutare la funzione tiroidea, la produzione di ormoni sessuali e la riserva ovarica.

• Infettivi: per escludere la presenza di infezioni che possono danneggiare le tube di Falloppio o l’utero.

• Coagulativi: per escludere disturbi della coagulazione che potrebbero aumentare il rischio di complicazioni durante la gravidanza.

 

  1. Indagini strumentali:

• Ecografia transvaginale: per valutare l’utero, le ovaie e le tube di Falloppio, e per monitorare l’ovulazione.

• Isterosalpingografia: un esame radiologico che utilizza un mezzo di contrasto per visualizzare l’utero e le tube di Falloppio, evidenziando eventuali ostruzioni.

• Isteroscopia: un esame che permette di visualizzare direttamente la cavità uterina, individuando eventuali polipi, miomi o altre anomalie.

• Laparoscopia: un intervento chirurgico mini-invasivo che consente di visualizzare direttamente gli organi pelvici, le tube di Falloppio e l’ovaio, e di prelevare eventuali campioni di tessuto per un esame istologico.

 

Quali informazioni possono fornire questi esami?

 

• Problemi ovulatori: anomalie dell’ovulazione, PCOS, insufficienza ovarica precoce.

• Fattori tubarici: ostruzioni delle tube di Falloppio, aderenze.

• Fattori uterini: malformazioni uterine, fibromi, polipi, endometriosi.

• Fattori cervicali: anomalie del muco cervicale.

• Fattori immunologici: presenza di anticorpi antispermatozoi.

 

Trattamento per l’infertilità femminile

Farmaci:

Induttori dell’ovulazione: come clomifene o gonadotropine, per stimolare la produzione di ovuli nelle donne con ovulazione irregolare o assente.

Ormoni: per regolare i livelli ormonali e correggere eventuali squilibri.

Farmaci per l’endometriosi: per ridurre l’infiammazione e il dolore causati dall’endometriosi.

Anticoagulanti: in caso di problemi di coagulazione.

Chirurgia:

Laparoscopia: per rimuovere aderenze, cisti o tessuto endometriosico.

Isteroscopia: per correggere malformazioni uterine o rimuovere polipi.

Miomectomia: per rimuovere fibromi uterini.

Tecniche di fecondazione assistita:

Fecondazione in vitro (FIV): l’ovulo viene fecondato dallo sperma in laboratorio e l’embrione viene trasferito nell’utero.

Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI): uno spermatozoo viene iniettato direttamente nell’ovulo.

Inseminazione artificiale (IA): lo sperma viene depositato direttamente nell’utero della donna.

Altri trattamenti:

Donazione di ovociti: per donne con insufficienza ovarica precoce o scarsa riserva ovarica.

Maternità surrogata: in casi specifici, come quando l’utero materno non è in grado di sostenere una gravidanza.

Terapie complementari: alcune donne ricorrono a terapie complementari come l’agopuntura o l’omeopatia, ma l’efficacia di questi trattamenti non è scientificamente provata.

Scelta del trattamento:

La scelta del trattamento più adatto dipende da diversi fattori, tra cui:

Causa dell’infertilità: ogni causa richiede un approccio terapeutico specifico.

Età della donna: la fertilità diminuisce con l’età.

Stato di salute generale: alcune patologie possono influenzare la scelta del trattamento.

Preferenze personali della coppia: discutere con il medico le diverse opzioni e scegliere quella che si adatta meglio alle proprie esigenze.

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