SALUTE

Parasonnie


 

 

Le parasonnie non costituiscono anomalie dei processi responsabili del sonno e della veglia, ma sono fenomeni indesiderati, usualmente motori, che si manifestano prevalentemente durante il sonno, in gran parte correlati ad attivazione del SNC. Inizialmente ritenute conseguenza di disturbi psichiatrici, corrispondono in realtà a quadri neurologici clinico-strumentali ben definiti. In funzione dello stato neurofisiologico nel quale tendono più tipicamente a verificarsi, sono comunemente suddivise in:

  • disturbi dell’arousal
  • parasonnie usualmente associate  al sonno REM
  • altre parasonnie.

I disturbi dell’arousal sono manifestazione associate a risvegli parziali e anomali durante il sonno; a tale gruppo  appartengono il:

  • sonnambulismo
  • il terrore nel sonno (pavor nocturnus) 
  • il risveglio confusionale. 



Le parasonnie REM (disturbo del comportamento in sonno REM), incubi e paralisi nel sonno isolate ricorrenti sono un gruppo omogeneo, in quanto generate da meccanismi patofisiologici connessi al sonno REM e alle strutture mesencefaliche deputati alla regolazione di tale fase. Nel gruppo “altre parasonnie” sono inclusi alcuni disturbi che non riconoscono una stretta relazione cronologica con le fasi del sonno, come  disturbi alimentari relati al sonno, l’enuresi notturna, i disturbi dissociativi allucinatori associati al sonno e la catatrenia.

Le parasonnie possono essere secondarie a cefalea, aritmie cardiache, angina pectoris, asma, discinesie respiratorie, singhiozzo, reflusso gastroesofageo, spasmo esofageo, iperidrosi prurito e altri disturbi del sonno.

Le parasonnie primarie vengono distinte a seconda della fase di sonno in cui si verificano. Per comprendere le parasonnie primarie, è fondamentale ipotizzare che sonno  e veglia non siano invariabilmente e reciprocamente esclusivi e che i diversi fattori che determinano lo stato della veglia, del sonno REM e di quello NREM possono manifestarsi simultaneamente ed oscillare rapidamente. Le parasonnie sono infatti fenomeni clinici che si verificano quando l’encefalo si riorganizza tra i diversi stati  e hanno, pertanto la particolare tendenza a manifestarsi durante i periodi di transizione da uno stato all’altro.



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